Acli, si chiude il progetto Pam
di Redazione

17 Maggio 2022

3' di lettura

Nuoro - Con la presentazione di immagini, video e i racconti delle esperienze di allievi e allieve dell’Istituto di Istruzione Superiore Francesco Ciusa, si concluderà mercoledì 18 maggio la prima edizione del Progetto Pam, realizzato dalle Acli di Nuoro, con il contributo della Fondazione di Sardegna e in collaborazione con ACLI Terra e Elighes Srl.

Durante gli ultimi mesi, supportati da insegnanti, professionisti ma anche e soprattutto dagli studenti universitari aderenti all’AUSF di Nuoro, i quali avevano il ruolo di junior expert e sono diventati quasi dei mentori per gli studenti delle superiori,  ragazzi e ragazze hanno vissuto con interesse esperienze e attività sul campo, ciascuna con l’intento di approfondire e comprendere tematiche specifiche.

Attraverso diversi laboratori studenti e studentesse hanno imparato a conoscere il bosco, a riconoscere piccoli dentro-habitat attraverso l’osservazione guidata dei lecci del monte Ortobene, o ancora a riconoscere i segni dei rimboschimenti realizzati negli anni ‘50 grazie al lavoro con i tecnici svolto nella pineta di Ugolio; il “valore” dell’acqua, i rifiuti come risorsa sono stati i temi delle visite a impianto di depurazione e dell’ecocentro, mentre il suolo come risorsa non rinnovabile ma fondamentale per le attività umane è stato il protagonista del laboratorio tenutosi in località Su Grumene. Fino all’incontro che più sembrerebbe aver attirato l’attenzione degli alunni di prima superiore: il dialogo con la biologa nutrizionista e i volontari delle Acli che hanno illustrato il percorso virtuoso dell’alimentazione.

“L’emergenza Covid ha reso evidente l’importanza della socialità. Abbiamo pensato questo progetto unendo questo bisogno alla necessità di far crescere i giovani con la consapevolezza di dover gestire con responsabilità le risorse: imparare a gestire ciò che ci serve, senza sprecarlo, imparare a condividerlo con gli altri, conoscerne il valore del lavoro necessario a produrlo è un dovere primario”, spiega il presidente delle Acli della provincia di Nuoro Salvatore Floris.

“Siamo soddisfatti dei risultati e dell’entusiasmo mostrato da ragazze e ragazzi, e dobbiamo ringraziare per questo l’Istituto di Istruzione Superiore Francesco Ciusa che ha accolto la nostra idea. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il contributo economico della Fondazione di Sardegna, ancora la società Elighes alla quale era affidata la direzione scientifica, e ovviamente Abbanoa, Acciona, É-comune e Acli Terra: senza la loro collaborazione non sarebbero state possibile le visite guidate e l’apertura di siti normalmente non accessibili al pubblico”, conclude Floris.

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