7 Marzo 2023
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Nuoro - Il tasso di invecchiamento nel nostro Paese aumenta in maniera costante. Contemporaneamente cresce l’aspettativa di vita e di conseguenza gli anziani chiedono che siano soddisfatti i loro bisogni. È necessario che le Istituzioni pubbliche preposte garantiscano prestazioni efficienti e servizi di buona qualità.
La Diocesi di Nuoro, tramite il Servizio Caritas, ha formulato un questionario distribuito nelle parrocchie agli anziani e alle persone fragili.
La serie di domande è stata distribuita in forma anonima ad un campione di circa 500 persone (quasi tutte di nazionalità italiana). L’analisi ha fornito spunti interessanti.
A compilare il questionario sono state soprattutto donne (il 62%).
Circa un terzo ha fra i 65 e i 70 anni ed un altro 35% fra i 76 e gli 85 anni. Meno del 10% è ultranovantenne.
La maggior parte degli intervistati ha risposto personalmente ai quesiti, gli altri sono stati aiutati dai figli o dai nipoti.
Un primo dato statistico che emerge è che il 42% vive con il coniuge o con i figli, mentre un altro 32% abita da sola. Quasi tutti hanno dichiarato che trascorrono con altre persone appena qualche minuto o poche ore al giorno. Questi incontri avvengono per la maggior parte attraverso visite a domicilio di parenti o amici, o al telefono.
Appare evidente che da soli o in coppia gli anziani vivono in totale solitudine. Da quando si alzano a quando vanno a letto la loro esistenza è scandita dalla totale o quasi mancanza di rapporti interpersonali. Interi giorni, settimane e mesi in cui non scambiano una parola, una opinione, un sorriso con un proprio simile. Una disperata monotonia spezzata dall’unica compagnia presente in casa: la televisione.
Sono altissime, quasi la totalità, le risposte di chi non è per niente autonomo nel compiere determinate operazioni quotidiane: curare la casa, preparare i pasti, fare la spesa e gli acquisti in farmacia, recarsi dal medico. Di contro buona parte provvede alla propria igiene personale.
Le maggiori richieste di un aiuto (il 32%) riguardano la spesa di tutti i giorni. Si aggiunge un altro 10% che avrebbe necessità di assistenza per i servizi postali o bancari.
Un terzo del campione, che ha le energie necessarie, frequenta la parrocchia o partecipa alle attività culturali e sportive organizzate dalle associazioni di volontariato.
Significativo il 33% che sollecita occasioni di socializzazione o compagnia a domicilio. Gli intervistati si dividono fra chi vorrebbe che questo avvenisse la mattina e chi invece il pomeriggio, altri gradirebbero che la presenza fosse garantita 24 ore su 24.
La ricerca di compagnia, il bisogno di socializzare sono un urlo fortissimo che gli anziani e le persone deboli ci rivolgono. Una celata disperazione vissuta con dignità, che necessita di una nostra profonda presa di coscienza. Il tempo è una preziosa ricchezza di cui ognuno di noi dispone: donarne un po’ agli altri, che ce lo chiedono, vale più di un risparmio depositato in banca.
L’iniziativa promossa dalla Caritas diocesana di Nuoro, volta ad organizzare le Via Crucis nelle abitazioni degli anziani, va in questa direzione. Attraverso il momento di preghiera si avvicinano le persone sole e si condividono spazi di socialità che oltre allo spirito riempiono il vuoto delle giornate trascorse in solitudine.