Nel cuore della scuola. La cappellina è nuovamente fruibile
Asilo Gallisai, di nuovo a casa
di Franco Colomo

7 Ottobre 2024

4' di lettura

Un ritorno a casa. La notizia più importante, per la scuola materna Guiso Gallisai è la riapertura della sede di piazza Sebastiano Satta dopo il temporaneo “esilio” in via Trento grazia all’ospitalità dell’omonima scuola dell’Infanzia. «Siamo felici – afferma la coordinatrice didattica Emanuela Puledda -, è stata una scommessa, pensavamo di non riuscire ma ce l’abbiamo fatta. Dal punto di vista strutturale la scuola non ha nulla ma l’età pesa. Il trasloco dello scorso anno ci ha permesso di rimettere mano a diverse cose che andavano fatte e che con i bambini nelle aule sarebbe stato impossibile fare. Poi abbiamo avuto una dono importante che è stato il tetto della cappella che era chiusa da tanto tempo. Pr questo ringraziamo il Vescovo monsignor Mura che ci ha permesso di riaprire quella che è un po’ l’anima della nostra scuola, che è una scuola cattolica, segnandone l’identità».

Dal punto di vista didattico quali sono le novità?
«Abbiamo fatto una scommessa dal punto di vista progettuale e didattico, è stata accolta e siamo entrate a far parte del Siimus (acronimo di Scuola d’infanzia ad indirizzo musicale). I nostri bambini hanno la possibilità di fare 12 ore a settimana soltanto di musica, con tutta la parte strumentale. È un importante investimento da parte nostra. Gli strumenti musicali della metodologia Orf ci sono stati donati dalla Fondazione Giovanni Antonio Sulas a cui va il nostro ringraziamento. Abbiamo la fortuna di aver accolto questo nuovo progetto che inizieremo strutturalmente dal primo di ottobre. Tutto il personale didattico è costantemente formato tramite webinar ogni mese per la parte progettuale al fine di apprendere al meglio la modalità educante e strutturale del corso Siimus. Poi abbiamo una serie di progetti formativi, sempre relativi a Siimus, per le famiglie e questo ci serve perché la famiglia entri ancora più dentro la scuola, specie in un momento come questo». 

Quest’anno si completa anche il Ptof (Piano triennale dell’offerta formativa) 2022-2025.
«Si completa il progetto “Un, due, tre stella” dedicato a Terra, Sole e Luna. Prosegue tutta l’offerta formativa e quindi il ballo sardo al mattino, la lingua inglese, la motricità e adesso la parte musicale».

Quanti sono i bambini iscritti? E il personale?
«I bambini sono 130. La scuola è altamente inclusiva e abbiamo tanti bambini che sono perfettamente inseriti, accogliamo le situazioni di difficoltà nella gioia e con serenità. Il personale è composto di venti unità a cui si aggiungono le figure del Servizio civile. Ricordo in particolare Martina Gleboni, è una delle nostre ragazze del Servizio civile, dico è perché la sento ancora con me». 

Nonostante le spese affrontate per una ristrutturazione e l’avvio di una nuova didattica le rette sono rimaste invariate. 
«È stato un grande sacrificio, ci tengo a dirlo, ma tutto quello che dobbiamo fare per garantire la qualità, l’attività e il benessere dei bimbi lo facciamo come sempre al massimo».


La musica al centro

Nella scuola d’infanzia a indirizzo musicale tutti i momenti della giornata sono accompagnati dalla musica, utilizzata come strumento didattico innovativo e integrato per rafforzare l’apprendimento globale. Sono previste più ore di musica, concerti e attività interattive, saranno ospitati musicisti. Tra gli obiettivi del progetto, oltre all’alfabetizzazione musicale, la possibilità di interazione e coesione sociale favorite dalla potenza emotiva della musica. Gli stimoli, poi, influiscono neurofisiologicamente, favorendo lo sviluppo cognitivo e la relazione fra sistema nervoso e comportamento.

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