Tre bambini sono tra i 60 morti a seguito dell’attacco terroristico alla sala da concerti Crocus a Mosca. Il dato è stato diffuso dal Ministero della Salute della Regione di Mosca che parla anche di 121 feriti. Secondo altre fonti invece i morti sarebbero 82 e i feriti 183. Le autorità russe non hanno ancora reso nota la versione ufficiale di quanto accaduto, né hanno rivelato l’identità dei sospettati. Hanno solo dichiarato che le indagini sono in corso sul luogo, dove ieri sera, 22 marzo, prima dell’inizio del concerto del gruppo Picnic, diverse persone armate hanno aperto il fuoco sugli spettatori e poi hanno dato fuoco alla sala e sono fuggiti. L’incendio è stato domato in serata, ma la struttura è stata gravemente danneggiata.

Circolano notizie divergenti anche rispetto alla rivendicazione dell’attentato: le fonti ufficiali fino ad ora hanno taciuto, i canali di informazione non governativa scrivono che “finora nessuno ha rivendicato la responsabilità dell’attacco a Crocus, mentre i media americani, citando le loro fonti, sostengono che l’attacco è stato organizzato dalla divisione afghana dell’Isis Khorasan”. Dmitry Medvedev, il vicepresidente del Consiglio di difesa della Federazione Viktor Boldyrev e il senatore Andrei Klishas hanno denunciato il coinvolgimento dell’Ucraina, ma il consigliere del capo di gabinetto del presidente dell’Ucraina, Mikhail Podolyak, ha negato alcun legame nell’attacco. Putin tace mentre gli eventi culturali e sportivi vengono cancellati in molte regioni della Russia. Anche le lezioni nell’università di Mosca vengono sospese, così come in numerose università del Paese.