La conferenza stampa della commissaria uscente
Biblioteca Satta, Comune in debito con il Consorzio
di Franco Colomo

10 Luglio 2024

3' di lettura

I numeri sono quelli che già si conoscono, ne ha dato conto Luca Mele dopo l’incontro in Biblioteca del 21 maggio scorso. Una settimana fa, la Commissaria del Consorzio Claudia Camarda, in una sorta di relazione di fine mandato di fronte ai giornalisti, ha annunciato di aver chiuso il bilancio. Ma per la biblioteca i conti non tornano mancando all’appello la quota dovuta dal Comune di Nuoro e parte di quella dovuta dalla Provincia di Nuoro dal 2017 a oggi. Il nodo del contendere à l’entità della quota dovuta: 293mila euro annui dovuti dal Comune e 269mila euro dalla Provincia stando alla delibera 8 del 2007 relativa all’adeguamento delle quote consortili dopo la soppressione delle Comunità Montane del nuorese. Dal 2016, unilateralmente, Comune e Provincia hanno deciso di ridurre le quote rispettivamente a circa 108mila e 104mila euro motivando tale scelta con la lettera del vecchio Statuto nel quale il contributo veniva calcolato nella misura di 5700 lire pari a 2,94 euro per abitante e ribadendo che il Consiglio comunale «non hai mai approvato una variazione allo Statuto del Consorzio». Peccato però che dal 2008 al 2015 il Comune di Nuoro guidato da Andrea Soddu abbia versato per intero la quota di 293 mila euro. «Dobbiamo pensare che il l’amministrazione abbia prodotto un danno erariale alle casse dell’Ente?» si è domandata Camarda. Il passo successivo è la richiesta di un parere legale sulla partita.

Per il Consorzio in liquidazione i crediti stimati in circa 1milione e 800mila euro hanno significato anche zero investimenti, nessun libro acquistato, nessun periodico, resiste solo l’abbonamento ai due quotidiani regionali. La cooperativa per i servizi bibliotecari opera in regime di proroga ma – ha assicurato la Commissaria – si sta impostando la gara d’appalto per l’affidamento del servizio.

La Regione, da parte sua, ha confermato che con la variazione di bilancio arriverà il finanziamento da 500 mila euro del 2022, mai versato, e un contributo per il 2024 identico a quello del 2023, cioè 300 mila euro per le spese e 100 mila euro come fondo di dotazione per la Fondazione.

A giorni dovrebbe arrivare la nomina del nuovo Commissario che, negli intendimenti della Regione, porterà finalmente a chiudere questa fase e far nascere la Fondazione. 

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