9 Giugno 2021
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È da poco uscito un libro che parla di biologia, scritto da Immaculata De Vivo docente di Medicina presso l’Università di Harvard, esperta di genetica dei tumori. Non causa meraviglia il fatto che una esperta di genetica parli di biologia, di come funzionano quegli organi del nostro corpo dai quali dipende il nostro benessere fisico. Sorprende però il titolo del volume: Biologia della gentilezza. La gentilezza entra in gioco nei rapporti umani, ha a che fare con la psicologia degli individui ma, con la ‘biologia’ cosa c’entra? Co-autore del libro è il socio-biologo Daniel Lumera che si occupa di scienza del benessere e di meditazione. La questione della gentilezza sicuramente è più vicinanza con le competenze di quest’ultimo. De Vivo e Lumera offrono nel loro libro consigli importanti, semplici allo stesso tempo, per vivere bene, per mantenersi in salute, non solo quella psicologica ma anche – attenzione – quella fisica, del corpo. La De Vivo – che lavora negli Stati Uniti ma ha origini italiane – spiega che il nostro atteggiamento mentale, quando è positivo, benevolo – verso gli altri e verso noi stessi – influisce sulla conservazione dei ‘telomeri’, che sono la parte terminale del Dna. Quest’ultimo contiene il ‘progetto’ che porta alla formazione dell’organismo umano, partendo da una sola cellula iniziale. Il Dna ha un altro ruolo fondamentale nel corso dell’esistenza: provvede a sostituire in ogni organo del corpo le cellule ‘vecchie e fuori uso’ con cellule nuove. I telomeri servono a conservare integro e funzionante il Dna. Impediscono che sia alterato, e invece rimanga sempre in grado di svolgere quella funzione così importante ricordata prima. «I geni – dice la De Vivo – sono influenzati dall’ambiente, dal nostro modo di vivere, dai nostri stati mentali, dalla disposizione del nostro animo, dalla vita interiore insomma. Il corpo poi risponde agli stimoli dell’ambiente. Questo legame è stato verificato attraverso esami del Dna fatti con gli strumenti della scienza». Lumera, aggiunge: «Ci sono ‘valori interiori’, morali, che hanno un impatto non solo sulla società ma anche sul nostro organismo». Ecco di seguito le regole da seguire per vivere bene, per trascorrere la vita in salute e serenità. L’alimentazione deve includere frutta, verdura, cereali, legumi. che sono ricchi di elementi antiossidanti: la scienza ha accertato le proprietà anti – infiammatorie che essi possiedono. Poi l’attività fisica: muoversi, con moderazione ma con regolarità. Camminare è un esercizio semplice alla portata di tutti, mantiene la flessibilità delle articolazioni, regola il peso. La terza regola – ed ecco torniamo al titolo del libro – si collega alle relazioni umane. I rapporti con gli altri, benevoli e sereni, sono importanti come gli alimenti. Dunque esaminiamo le ragioni per le quali frequentiamo le persone e ricordiamo che questi rapporti vanno costruiti e richiedono impegno da parte nostra. Poi però fanno bene alla salute. Veniamo ora ai colori, a uno in particolare: il verde. È un colore importante nella nostra vita. Bisogna trovare il tempo e gli intervalli, durante la settimana, da dedicare alla passeggiata nel bosco, in mezzo agli alberi. Ma, ci domandiamo, si tratta soltanto di uno svago, di un semplice momento di riposo e distensione? No. Sono state fatte delle ricerche ed è risultato che lo stare negli ambienti verdi rafforza il sistema immunitario, e la capacità di difesa dell’organismo quando ci sono delle infezioni. È stato compiuta dai ricercatori uno studio che ha tenuto sotto osservazione oltre centomila donne ed è risultato, alla fine, che tra esse, quelle che vivono avendo attorno alla casa spazi verdi, hanno un tasso di mortalità più basso del 12% rispetto a quelle che stanno lontane dal verde. Sono regole facili da seguire e la scienza ha accertato i benefici che derivano da esse. Incominciamo a metterle in pratica. © riproduzione riservata