12 Luglio 2022
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Una ventata d’aria fresca e pura, un’esperienza di senso che solo la musica è capace di trasmettere, sulle note di alcuni tra i brani di ispirazione cristiana più ascoltati al mondo. Basterebbe questo per salutare con entusiasmo l’uscita dell’album Che magnifico nome (rilasciato l’8 luglio per l’etichetta La Gloria) che per la prima volta presenta i più grandi successi degli “Hillsong United” – gruppo rock cristiano australiano da 18 milioni di follower – tradotti in italiano. Nel blog di Francesco Lorenzi, leader dei “The Sun”, si può scoprire come questo progetto abbia preso vita e sia stato portato a compimento anche grazie all’edizione italiana di Aleteia (qui i dettagli).
Intanto non resta che prendersi un momento per sé e lasciarsi cullare, o ispirare, o consolare da questi brani.
L’estate è per i nostri gruppi tempo di campi scuola, un tempo nel quale la musica riveste sia nella liturgia che nei momenti di preghiera o adorazione come pure in quelli di svago un mezzo potente di comunicazione. Questi tredici brani possono dunque accompagnare le attività dei nostri giovani e, perché no, risuonare nelle nostre parrocchie. Diciamolo: in questi anni, dopo l’exploit dei grande Giubileo del 2000, se si esclude forse il disco prodotto per l’Agorà dei giovani a Loreto (ma pochi erano gli inediti), la musica cristiana per i giovani non se l’è passata tanto bene. Poche le eccezioni, ognuno ha i suoi gusti e sarebbe indelicato elencarle, che hanno salvato un settore della musica liturgica che è andato di pari passo con l’attenzione riservata alla Pastorale giovanile nel suo complesso.
Ora c’è da sperare che questo progetto che coinvolge numerosi artisti possa tracciare una strada nuova.
“Un album – si legge nella presentazione – che mette insieme i talenti, fa rete, da risalto alla qualità umana e artistica di musicisti di spessore. Quale migliore occasione di un disco come questo, fatto di brani che sono i pilastri della christian music mondiale, per unire e cantare a una sola voce la nostra fede? Ascoltandolo ci si immerge in una onda energetica fatta di preghiera, fiducia, rigenerazione, lode, incoraggiamento… è tutto ciò che la musica dovrebbe fare! È un album… terapeutico. Fa vibrare il cuore e lo riporta alla relazione più importante della nostra vita: quella con Dio.
Si tratta di brani pop e rock – conclude la nota – con la costante di un grande supporto corale che hanno delineato un preciso modo di fare musica di lode a Dio, portando la christian music ad un riconoscimento discografico internazionale. Solo nella fraternità si costruisce qualcosa che può restare per sempre”.
Questi gli artisti coinvolti e i brani da loro interpretati:
- Angelo Maugeri: Sia lode al Nome (O praise the Name)
- Dario Urbano: La mia roccia (Cornerstone)
- Debora Vezzani: Re dei Re (King of Kings)
- GenVerde: Verrai(You’ll come)
- Ilaria Della Bidia: Osanna, Vasi rotti (Immensa Grazia) e Che magnifico Nome (Hosanna, Broken Vessels – Amazing Grace, What a beautiful Name).
- Laboratorio del suono – Marco Maccarelli: Saldo in Te, Gesù ho bisogno di Te (Still, Jesus I need You)
- Lidia Schillaci: Oceani (Oceans)
- Luca Fiore: Questo io credo (This I believe – The creed)
- Reale: Nessun altro Nome (No other Name)
- The Sun: Io mi arrendo (I surrender)