Cagliari calcio, le occasioni perse
di Angelo Sirca
31 Maggio 2022

Giulini ma non giulivi. Dopo tanto “impegno” il Cagliari è riuscito a retrocedere. I rossoblù hanno avuto un’occasione unica per poterla sfangare e restare un’altra stagione nella massima serie. La retrocessione è il risultato di un’annata cominciata male e finita peggio. Gli ultimi giorni, più o meno velatamente, si paventava la possibilità che l’Udinese cucinasse il cosiddetto biscotto con la Salernitana. Ma i friulani si sono imposti nettamente sui campani e così occorre cercare un altro alibi. Non ce la si può prendere con gli arbitri ostili o venduti all’avversario. Il presidente allora sbrocca contro un giornalista.

In Sardegna si è sempre alla ricerca di un colpevole e tutto ciò che non funziona, e non funziona quasi nulla, è quasi sempre imputabile a sos istranzos predatori e senza scrupoli. Mai che si riconosca la nostra atavica diffidenza, il nostro individualismo intriso non di rado di supponente egocentrismo. Ogni tanto si leggono analisi di sedicenti intellettuali foraggiati dalla politica che fanno la pantomima di criticare, e dopo aver scodellato i loro pensieri sull’altruismo e la generosità, li incontri, magari, al bar in attesa che qualcuno offra loro il caffè. Come ha scritto qualcuno: i cavalli zoppi e il senno del poi arrivano sempre dopo, ora si capisce che la “pazzia” di Cellino era curabile; ha lasciato la società con i conti in ordine, non è stato invischiato in nessuno degli scandali che ciclicamente interessano il calcio. Ha dato stipendi a manca a destra: assumendo, licenziando, richiamando, ricacciando.

Ultimamente anche il presidente della Regione si è classificato in zona retrocessione, in un sondaggio sul gradimento dei governatori, quindi stare in fondo alla classifica è nostra prerogativa. Gli ultimi saranno i primi. Consoliamoci così.

Speriamo che la maglia di Gigi Riva e degli altri grandi giocatori che hanno vestito il rossoblù non venga più indossata da imbolsiti atleti a fine carriera, da venali avventurieri alla ricerca di un ultimo stipendio.

Quando il Cagliari vinse lo scudetto, 1970, Gianni Brera scrisse: la Sardegna entra oggi nella modernità. La retrocessione odierna non ci fa, certo, ripiombare nel Medioevo, tuttavia è emblematica delle difficoltà che accomunano lo sport la società, l’economia, la politica.

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