Con scandalo dei grandi giornali europei e italiani, in Svezia ha vinto il centro-destra, il partito dei Democratici Svedesi (Sd) è il secondo del Paese, subito dopo i Socialdemocratici. La svolta è epocale. I Socialdem erano al governo da 99 anni. 
Nel blocco dei partiti di centro-destra, Sd è il primo, con 73 seggi sui 349 del parlamento svedese. Il primo partito in parlamento resta il Partito Socialdemocratico con 107 seggi, ma i suoi alleati della Sinistra ne hanno solo 24 e i Verdi 18, dunque non riuscirebbe a formare un governo né da solo né in coalizione con le altre formazioni di sinistra. La premier Magdalena Andersson ha rassegnato le dimissioni non appena sono stati diffusi i risultati definitivi dopo tre giorni di complicato conteggio.
La coalizione di centro-destra ha invece, seppure risicati, i numeri per governare, anche se non è chiaro quale sarà il ruolo proprio di SD. I conservatori del Partito Moderato di Ulf Kristersson, infatti, hanno cinque seggi in meno (68), i Cristiano-Democratici ne hanno solo 19 e i Liberali 16. Quindi è solo grazie a SD che Kristersson, il leader della coalizione, ha i numeri per formare un esecutivo. Sua è stata l’idea di sdoganare il partito di destra, nonostante la riluttanza degli altri suoi alleati.
L’origine di Sd è decisamente neonazista e razzista. Dal 2005 il leader Jimmie Åkesson ha però completamente cambiato rotta, adottato una politica della “tolleranza zero con il razzismo” ed espellendo tutti i membri più estremisti.
Ha saputo interpretare i cambiamenti sociali in corso. Malmoe, Stoccolma e altre città del Sud sono alle prese con un processo di islamizzazione, con la nascita di quartieri-ghetto inaccessibili agli svedesi, con un incremento notevole delle spese per l’integrazione. SD si è rafforzato con l’aumento della criminalità organizzata nelle città, in un Paese che tradizionalmente era fra i meno violenti. Migranti e sicurezza sono temi che negli Stati europei portano consensi alle destre. E anche gli italiani lo sanno.