9 Ottobre 2023
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Paola Pandiani lavora con Terre di mezzo Editore, si occupa della redazione delle guide della collana Percorsi dedicate ai cammini in tutta Italia, e ai cammini di Santiago. Con un catalogo molto vasto Terre di Mezzo è senza dubbio il punto di riferimento sul tema.
Per l’evento “Noi camminiamo in Sardegna” Terre di Mezzo è partner della Regione Sardegna: «È una cosa che si è costruita insieme – racconta Paola -, questa è già la seconda edizione di “Noi camminiamo in Sardegna”, e credo che il senso sia proprio quello di fare sperimentare davvero in prima persona e sulla propria pelle, con i propri piedi, il camminare in Sardegna. Questo significa portarsi il ricordo dei profumi, dei colori, dei luoghi, della natura, del paesaggio, che sono molto particolari». Ogni cammino di questa edizione ha visto presente un rappresentante di Terre di mezzo, Paola Pandiani ha percorso la Via dei Santuari.
Paola, pensa che questo cammino che abbiamo sperimentato, ma che in realtà è molto antico perché collega dei luoghi che per i sardi sono conosciuti, possa avere un futuro nella rete dei percorsi?
«Io non conoscevo l’esistenza dei Novenari, li ho scoperti qui. Sono un fenomeno molto peculiare, molto interessante e tra l’altro sono in posti bellissimi. Questa Via unisce le bellezze della natura a un percorso spirituale e anche però allo spirito di un territorio, di una comunità, portando con il senso della comunità e delle tradizioni. Dal punto di vista dei contenuti c’è molto, è molto ricco, è sicuramente un percorso molto difficile da perfezionare dal punto di vista pratico ma spero che sia possibile costruirlo perché è stato affascinante per me, è stata una bellissima esperienza».
Cosa le lascia questa esperienza? Se l’aspettava così oppure è rimasta sorpresa?
«Ho cercato di documentarmi un po’ per cui un pochino avevo intuito cosa mi aspettava, a cosa andavo incontro, però poi devo dire l’incontro con la natura sarda è stato travolgente nel senso che è talmente bella e particolare… tra l’altro questo cammino che abbiamo fatto si svolge al 99% in mezzo alla natura. Non siamo passati mai da centri abitati, abbiamo camminato sempre, la nostra compagnia sono state le mucche, le pecore quando le incontravamo, gli alberi, alberi secolari, e il paesaggio. A volte sembra di essere tornati indietro di centinaia, forse migliaia di anni, per cui è molto emozionante e in qualche modo trasmette una spiritualità che poi si si collega anche al tema della Via. C’è e la respiri un po’ tante volte in questi paesaggi veramente meravigliosi e commoventi. Porto il ricordo di tutti questi momenti, penso al cammino verso monte Gonare, prima di arrivare in cima sentivo solo la stanchezza, la fatica, i piedi che mi facevano male ma poi quando sono arrivata su si è annullato tutto ed è stato molto bello. Capisco cosa vuol dire che bisogna fare anche un po’ di fatica e conquistarsi una meta per apprezzarla».