Un momento della presentazione della nuova stagione (Photo by Elia Puddu)
Dalla Toscana a Nuoro, con il cuore a canestro
di Franco Colomo

5 Novembre 2024

5' di lettura

Una storia imprenditoriale e insieme una questione di cuore. Si potrebbe riassumere così la vicenda di Riccardo Burrai, andato via da Nuoro all’età di vent’anni per studiare e poi costruirsi una carriera in Toscana e oggi nuovamente protagonista nella sua città grazie alla passione per la palla a spicchi. È anche grazie al suo contributo, sollecitato dagli amici d’infanzia, quando il campo di via Lazio era l’epicentro dei sogni giovanili, che la Pallacanestro Nuoro ha intrapreso un nuovo percorso che la vede proiettata verso palcoscenici nazionali.

Ma andiamo con ordine. Dopo l’università a Firenze Riccardo fonda insieme ad un socio un’azienda ormai maggiorenne, attiva nel campo delle telecomunicazioni. Per il business come per lo sport i destini si intrecciano, il campo di lavoro è anzitutto quello toscano, ma il cuore è sempre sardo. È così che la Sirius Technology – questo il nome dell’azienda – sbarca in Sardegna per offrire servizi ai Comuni. Così si è portato internet a Dorgali, Cala Gonone, Budoni, San Teodoro, fino a tutto il Montiferru. Senza dimenticare Nuoro: oltre ai lavori per l’amministrazione, la rete copre la pista ciclabile e raggiunge in fibra ottica tutta la zona industriale di Pratosardo. «Negli ultimi tre anni – spiega Burrai – su 5 milioni di investimenti in infrastruttura tecnologica all’avanguardia, 4 sono stati per la Sardegna».

Riccardo Burrai insieme a Giuseppe Goddi e Simone Bongi

Poi c’è il rapporto con il mondo dello sport. La Sirius fa parte del Consorzio Pistoia basket, una storia di successo che ha portato la squadra dalla serie A2 fino a disputare i playoff di A1 al cospetto di grandi come Milano o Bologna. Quest’estate è arrivata una chiamata da Nuoro: «La richiesta degli amici dei Sirbones non è stata economica ma prima di tutto organizzativa, manageriale. Non potevo dire di no per la stima che nutro nei confronti di Giuseppe Goddi e di tanti amici. All’inizio mi hanno prospettato di ripartire dalla serie D poi invece abbiamo azzardato, nonostante fossero chiuse le iscrizioni abbiamo chiesto e ottenuto di poterci iscrivere alla serie C con la squadra maschile. In poche settimane abbiamo messo su un gruppo di tutto rispetto, con importanti innesti che affiancano i giovani nuoresi oltre ad un giocatore d’esperienza che arriva dall’Argentina. Così ci siamo ritrovati ad affrontare alla prima giornata la squadra finalista dello scorso anno senza sfigurare, è stato un ottimo inizio». 

È chiaro che siamo di fronte ad un progetto che non si esaurisce a breve termine ma che punta alla crescita della società: «Vogliamo riportare Nuoro ai fasti della Gennargentu, vogliamo tornare in serie B», afferma Burrai. Dal punto di vista organizzativo si è replicato dunque il progetto vincente di Pistoia con la formula del Consorzio. La stessa società toscana insieme a Sirius e Solutzione Holding SA fanno parte del nuovo Consorzio Pallacanestro Nuoro, aperto all’ingresso di nuovi sponsor. «I consorzi – spiega Burrai – non hanno scopo di lucro, tutto ciò che si raccoglie serve viene investito per lo sport. Le aziende si mettono insieme, si organizzano incontri cosiddetti “b2b” attraverso i quali fanno business tra loro, uno scambio detto in parole semplici. Le quote versate nel consorzio vengono utilizzate per finanziare la squadra e per gli eventi che servono a creare reti tra imprese».

Negli anni la Pallacanestro Nuoro si è distinta per il suo lavoro in campo sociale, riconosciuto dalla città e ripagato dalla fiducia delle famiglie, pensiamo al minibasket gratis e ai tanti ragazzi tolti dalla strada per vivere in un ambiente sano e con importanti valori umani e sportivi. Il nuovo modello del Consorzio non sarà estraneo a questa visione: «Il progetto è nato per la prima squadra – racconta Riccardo Burrai – ma una volta ritagliato il budget necessario tutto ciò che “avanza” viene concentrato sul settore giovanile, dalle ragazze della serie B sino ai bambini. Abbiamo già pensato alle attrezzature, abbiamo creato da zero una televisione per poter mandare in streaming le partite, lavoriamo per mettere a disposizione degli allenatori le tecnologie che possano aiutarli nel loro lavoro. Contiamo di proseguire in queste iniziative anche per consentire alle famiglie di continuare a far giocare i propri figli con un contributo piccolo se pensiamo a quello di altre realtà». 

L’ultimo tassello per spiccare il grande salto riguarda le strutture. «Il Comune ha a disposizione un milione e mezzo per l’ammodernamento delle strutture sportive – ricorda Burrai -. Al momento stiamo cercando di capire se possiamo utilizzare provvisoriamente il campo dei Salesiani in modo che si possa procedere alla ristrutturazione del Coni. Esiste già un progetto per la realizzazione della nuova tribuna, questo ci permetterebbe di avere un palazzetto in grado di ospitare partite di serie B nazionale. Ma già in questi mesi lavoriamo per capire come potenziare la struttura, a partire dalle dotazioni tecnologiche».

L’invito finale è agli imprenditori nuoresi, piccoli e grandi, «vengano ad ascoltarci – dice Riccardo Burrai – e scoprano cosa si può fare per riportare il basket nuorese ad alti livelli».

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