4 Novembre 2020
2' di lettura
Nell’articolo “Assl Nuoro, caos nella gestione Covid”, pubblicato sul nostro settimanale in data 25 ottobre e successivamente sul nostro sito web (leggi l’articolo completo) si faceva riferimento, tra l’altro, alla situazione del decimo piano dell’ospedale San Francesco.
Dopo i casi di Covid in Costa Smeralda, si è assistito ad un rapido aumento dei contagiati, ma non si è fatto niente per anticipare, con atti organizzativi, la possibile ripresa dell’infezione. Anzi, con una decisione inspiegabile, la Direzione Assl Nuoro decide di far trasferire il reparto di pediatria che si trovava nell’ex area Covid. Con questa scelta, con l’aumento dei casi, il reparto Covid viene spostato al 10° piano dell’ospedale, senza peraltro individuare percorsi dedicati e spazi separati per vestizione e svestizione del personale. Il che espone ad alto rischio di contagio. Il personale si spoglia difronte alle porte degli ascensori usati per le barelle e per i propri bisogni deve scendere al piano terra! Nel reparto al decimo piano possono essere ricoverati 26 pazienti in camere da 3 posti e senza bagni. Di fatto con questa scelta organizzativa viene fatto saltare uno dei principi dell’organizzazione in corso di pandemia: la separazione dell’Area Covid dall’area normale.
Le immagini di cui siamo entrati in possesso – quella in alto e quelle di seguito in questa pagina – sembrano confermare tale ricostruzione oggetto di una replica da parte della direttrice della Assl di Nuoro pubblicata nell’ultimo numero del settimanale da oggi in edicola. Sempre sul nostro sito abbiamo dato conto anche della situazione in cui versa il reparto destinato ai cosiddetti grigi (vai all’articolo). © riproduzione riservata