Dai Paesi - Orgosolo
Il Vescovo e il parroco in visita a tzia Annedda
I 100 anni di Annedda Castangia
di Redazione

28 Aprile 2022

2' di lettura

Orgosolo - Orgosolo è in festa per i cento anni di tzia Annedda Castangia e nel pomeriggio, dopo la Messa presso la cripta di Antonia Mesina, l’intera comunità le renderà omaggio in piazza don Graziano Muntoni. Questa mattina, intanto, accompagnato dal parroco don Salvatore Goddi, anche il Vescovo Antonello ha voluto far visita a tzia Annedda per porgerle i suoi auguri.
Il nome di Annedda è indissolubilmente legato a quello della beata Antonia Mesina. Amica di infanzia, il 17 maggio del 1935 – lei allora tredicenne – l’aveva accompagnata a raccogliere la legna per cuocere il pane, in quella mattina Antonia conobbe il martirio: la Chiesa lo ha riconosciuto e l’ha proclamata beata il 4 ottobre 1987. «Io 13 anni lei 16, siamo partite insieme dal paese per andare a raccogliere legna – ha sempre raccontato zia Annedda –. La mamma di Antonia aveva già preparato l’impasto per il pane che doveva essere infornato. La legna a disposizione non era sufficiente, per cui ha mandato Antonia nel bosco proprio sopra l’abitato, a circa tre chilometri dal paese. Noi eravamo arrivati qui nella tanca (del signor Antonio Corraine, che in seguito ha donato il terreno per fare il monumento dedicato alla beata). Lei aveva già raccolto un po’ di legna, io no. Ero ad un a una cinquantina di metri da lei quando ho sentito le urla di Antonia vicino alla strada. Urlava e chiamava me e il babbo, ziu Austinu. Per un attimo ho visto di spalle l’uomo che aggrediva Antonia. Appo vistu deretu ca non fidi unu zestu onestu, ho capito subito che stava succedendo qualcosa di grave. Ho preso le corde e il rotolo di stoffa che serviva per proteggere il capo dalla fascina di legno, me li sono avvolti al braccio e ho cominciato a correre a capofitto giù nella stradina verso il paese, piangendo e urlando. Sono tornata a casa piangendo dalla disperazione». 
Nel tempo quella disperazione si è trasformata in lode e gioia per la testimonianza che ancora Antonia offre alla Chiesa e al mondo.
A tzia Annedda i nostri auguri e quelli della comunità diocesana.

Tzia Annedda (ph Graziella Rubanu)
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