3 Giugno 2023
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Nuoro - Il gruppo folk Santu Predu di Nuoro compie cinquant’anni. Una festa che coinvolge lo storico rione del centro cittadino e che vivrà la serata clou oggi 3 giugno con mostre, incontri, dibattiti e momenti conviviali, e naturalmente la musica ad accompagnare il ballo. Per l’anniversario il gruppo guidato da Antonio Musina ha varato anche un nuovo logo e un docufilm è in preparazione della regista Vittoria Soddu.
Il programma della serata.
La storia. Tutto inizia nel 1973 quando i giovani del rione trascorrono le serate danzando il ballo sardo in piazza del Rosario e nelle salette della parrocchia,
piuttosto che andare a fare “vasche” al corso, già con la consapevolezza dell’importanza di questa espressione popolare e del canto a tenore visto che alcuni di loro frequentavano la “Scuola di Tenore” a cura del compianto Armando Pira.
Una figura fondamentale che ha dato stimoli e incoraggiato la formazione del gruppo Santu Predu è stato sicuramente don Salvatore Floris, allora parroco del Rosario, che oltre a dare l’incarico per le prime uscite pubbliche accoglie la richiesta per la disponibilità dei locali parrocchiali dove di fatto si costituisce il gruppo folk.
“Santu Predu è anche oggi immagine e testimonianza di un saldo attaccamento alle proprie radici. Il mantenimento degli usi e dei costumi, dei valori antropologici e della loro divulgazione, sono gli scopi principali che l’associazione si è prefissata, attraverso la sua poliedrica attività”, dice il presidente Antonio Musina.
L’ultimo periodo è stato caratterizzato da una attenta ricerca, riscoperta e riproposizione verso gli originari balli della comunità nuorese.
Per il cinquantesimo anniversario la designer Giorgia Careddu ha messo a punto un nuovo logo, mentre un’altra importante novità arriva dal cortometraggio in lavorazione diretto da Vittoria Soddu sui 50 anni di vita del gruppo folk Santu Predu. Un progetto partecipato, dove molti componenti del gruppo Santu Predu, dalla sua fondazione a oggi, hanno accolto l’invito a condividere la propria esperienza per tracciare un racconto collettivo che percorre le esperienze
di diverse generazioni. Si è deciso di dare particolare importanza alla documentazione di testimonianze orali, raccogliendo numerose interviste come primo passo nella produzione di un cortometraggio documentario. L’obiettivo del film sarà quello di trasmettere le motivazioni che tengono insieme un gruppo, le sue peculiarità stilistiche nel ballo e nel costume, con un attento riuso dei materiali d’archivio fotografici e in pellicola.