Il Cammino Neocatecumenale ricorda don Ticca
di Redazione

24 Giugno 2021

3' di lettura

Don Salvatore Ticca, da molti di noi chiamato fraternamente Bobore, incontra il Cammino Neocatecumenale tramite don Francesco Crisponi a Gorofai (unica volta in cui è stato parroco per breve tempo) lui che preferiva fare il vice, cioè stare sempre un passo indietro. Stupisce che un prete un po’“all’antica”, aderisca prontamente e convintamente al Cammino, un itinerario di fede così innovativo, “rivoluzionario”, e allo stesso tempo esigente e impegnativo. Nel ’78, rientrato a Nuoro come vice parroco del Sacro Cuore, partecipa alla nascita della 1a Comunità a San Giuseppe insieme a un piccolo gruppo di persone che crescerà col tempo. Da allora ne ha sempre fatto parte, fino al termine del suo itinerario (concluso con il pellegrinaggio in Terra Santa), e fino alla fine della sua vita terrena. Pastore sì, ma prima ancora che come guida ha deciso di percorrere questo cammino di conversione come un semplice “fratello”, senza mai giudicare nessuno. Il clericalismo non gli apparteneva, nello stile e nello spirito, forse anche per questo era stimato e amato da tutti i confratelli. Per le nostre Comunità di San Giuseppe e San Paolo è stato un pastore veramente zelante, assiduo nel servizio, sempre disponibile, discreto, delicato, gioioso e ironico (famose e riconoscibili le sue semplici e simpatiche battute). Non crediamo di esagerare nell’affermare di aver camminato accanto a un santo. Un vero uomo di Dio che ha fatto dell’umiltà e della semplicità la sua regola di vita. Una semplicità e bontà non certo da confondersi con scarsa cultura. La sua generosità, economica, nel dono del suo tempo, nell’ascolto, non faceva rumore, e tanti di noi la custodiranno nel cuore. Anche negli ultimi tempi, quando il suo corpo invecchiava, il suo spirito è rimasto alto e una parola lo ha caratterizzato: perseveranza! Quotidiano servizio di cappellano al Cimitero, costante aiuto alle comunità del Cammino, nella parrocchia del Sacro Cuore, alla comunità Francescana, la visita alle famiglie e ai malati. Non aveva bisogno di cellulare, perché chiunque lo cercasse sapeva sempre dove trovarlo. La tua presenza discreta ci mancherà, ma siamo certi che ora “nella comunione dei santi” ci aiuterai dal Cielo. Ciao Bobò. Le Comunità Neocatecumenali ricorderanno don Salvatore nella preghiera celebrando la Santa Messa di suffragio sabato 26 giugno alle ore 20.15 nella parrocchia San Giuseppe a Nuoro.

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