Il palazzo sede del Comune di Nuoro
Il commissariamento non invita a votare
di Francesco Mariani

20 Giugno 2024

3' di lettura

Alla fine, tra il dire e l’accusare, tra il lavarsi la coscienza e programmare interessi futuri, tra il tacere personali responsabilità ed accreditare il proprio servizio al bene comune, arrivò il commissarius. Scusate se lo scrivo in latino ma questo termine deriva da committĕre cioè “affidare”. Come succede quando in una famiglia gli eredi non si mettono d’accordo per spartirsi le spoglie, dividersi beni materiali o affettivi, regolare i conti. Allora arriva lui. Nella vita dei privati viene chiamato con nomi diversi, in quella pubblica ha designazioni precise: commissario straordinario, (cui in via straordinaria è affidata l’amministrazione di enti pubblici in sostituzione di quelli ordinari); c’è il cosiddetto commissario prefettizio, al quale è affidata l’amministrazione straordinaria di un comune o di una provincia in caso di scioglimento del consiglio; c’è il commissario ad acta nominato dal giudice amministrativo o dalla stessa pubblica amministrazione per il compimento di un atto obbligatorio; c’è il commissario liquidatore. A Nuoro abbiamo avuto e/o abbiamo tutte queste tipologie commissariali.

Giovanni Pirisi è stato nominato commissario straordinario. A mia memoria è il secondo caso nella storia del Comune di Nuoro. Il primo fu quello che succedette al sindaco Carlo Forteleoni, dimessosi dalla carica dopo una deludente esperienza come candidato alle regionali. Lui aveva comunque una maggioranza in consiglio comunale. Non era stato sfiduciato, poteva andare avanti senza paturnie fino a conclusione della consiliatura. Giudicò invece opportune le sue dimissioni, nonostante in tantissimi gli chiedessero di non farlo. In eredità ha lasciato progetti, finanziamenti, iniziative e idee di cui sono campate, per decenni, altre amministrazioni comunali. Il commissario che prese il suo posto, persona sicuramente esperta ed affidabile, mi pare di ricordare abbia fatto qualche passo in più delle sue competenze. Magari in campo urbanistico. 

Nulla da dire su Giovanni Pirisi in termini di competenze, personalità, passione per il nois e per chi viene dopo di nois. Ammirevole per il suo curriculum e per la sua umanità. Gli auguriamo buon lavoro.

Resta il problema del perché e del percome Nuoro vada incontro all’ennesimo commissariamento nei suoi enti strategici. Evidentemente a qualcuno fa comodo così. Non avendo forze politiche di spessore e lungimiranti ci si accontenta che sia un altro a gestire l’ordinaria amministrazione senza garanzie per la continuità delle politiche pubbliche e senza la stabilità necessaria per assicurare una programmazione a più largo respiro. Il commissariamento durerà fino alla prossima primavera, un tempo enorme da un punto di vista politico-amministrativo. 

Quando arriva il commissario è una sconfitta per tutti, non ci sono vincitori e vinti. E c’è un brutto segnale per gli elettori che vanno alle urne per scegliere chi deve amministrarli. Il commissariamento non invoglia al voto, è una pezza al vuoto democratico. 

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