8 Novembre 2024
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Nuoro - Giovedì 7 novembre a Nuoro, nella sala convegni della Camera di Commercio, si è tenuto un incontro volto a sensibilizzare i giovani studenti sulla linea sottile che separa ciò che è ragionevolmente sicuro da ciò che è potenzialmente pericoloso, ricordando loro tutte le volte che ci avviciniamo a quella linea, e la superiamo con noncuranza e superficialità, correndo rischi inutili. L’evento è stato accompagnato dal docufilm: “Doveva essere una festa” incentrato sulla forza delle testimonianze di chi è sopravvissuto all’accaduto della “Lanterna Azzurra”, discoteca di Corinaldo in provincia di Ancona dove, ricordiamo, persero la vita sei persone per il mancato rispetto delle più banali norme di sicurezza.
All’incontro hanno partecipato 180 studenti degli Istituti Superiori della provincia di Nuoro, frequentanti l’Istituto Superiore “A. Volta”, l’Istituto Tecnico Commerciale “G.P. Chironi, S. Satta”, l’Istituto Superiore “F. Ciusa”, il Liceo Scientifico “E. Fermi” di Nuoro e l’Istituto Superiore “F.lli Costa Azara” di Sorgono.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto di prevenzione e sensibilizzazione “Le parole della sicurezza. Percorsi didattici per gli studenti” ed è promosso dalla Confindustria Sardegna centrale insieme al Gruppo Giovani Imprenditori e in collaborazione con la Direzione regionale dell’Inail Sardegna.
Terminata la presentazione, si è lasciato spazio agli interventi e alle riflessione sul tema caldo, ascoltando le parole di Luigi Ledda, direttore della Confindustria del Nuorese e dell’Ogliastra e Gian Franco Spanu, direttore vicario della Direzione regionale dell’INAIL Sardegna.
«L’Inail – sottolinea il direttore vicario della Direzione regionale dell’Inail Sardegna Gian Franco Spanu – sostiene il mondo dell’istruzione con la realizzazione di iniziative finalizzate allo sviluppo e al potenziamento di una “mentalità sensibile” alle tematiche della salute e sicurezza non solo nei luoghi di lavoro ma anche negli ambienti scolastici e di vita sociale e familiare. Quest’anno, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, l’IRC e l’AREUS, INAIL Sardegna ha promosso un progetto innovativo, denominato “A Scuola di Primo soccorso”, che farà acquisire agli studenti le competenze necessarie per saper riconoscere tempestivamente e gestire con comportamenti adeguati una situazione di emergenza quale ad esempio un arresto cardiaco o un sanguinamento da trauma. Nella prima edizione 2024-2025, 12.600 studenti e 1.000 docenti degli istituti superiori di secondo grado di tutto il territorio regionale saranno coinvolti in attività di simulazione delle manovre salvavita e certificati come esecutori BLS-D. Il Progetto “La linea sottile. Cultura della sicurezza tra rischi e responsabilità”, realizzato in collaborazione Confindustria Sardegna Centrale – conclude Spanu – si inserisce nel solco di altri sviluppati, gli scorsi anni, con la stessa Associazione. L’iniziativa riveste particolare importanza perché unisce competenze ed esperienze diverse per realizzare un prodotto che contribuisce non solo alla formazione dei datori di lavoro e dei lavoratori del domani ma anche alla crescita di giovani cittadini responsabili e attivi, promuovendo la cultura della solidarietà e la partecipazione piena e consapevole alla vita civica della comunità».
Giovanni Bitti, presidente della Confindustria Sardegna Centrale spiega: «Con questa iniziativa intendiamo generare nuova consapevolezza e una maggiore cultura della prevenzione. La nostra Associazione è impegnata da tempo nel promuovere sul territorio i temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro con progetti che hanno coinvolto tante imprese e tanti lavoratori e negli ultimi anni anche le scuole e gli studenti degli istituti superiori. Siamo convinti che soltanto attraverso attività di prevenzione e sensibilizzazione si può dare un contributo fattivo nel migliorare la cultura della sicurezza in ogni contesto di vita e di lavoro. Su questi temi, possiamo ottenere risultati soltanto con la massima collaborazione e unità di intenti tra imprese e lavoratori, in totale sinergia e rispetto degli obblighi. Crediamo che il lavoro da fare sia ancora tanto, soprattutto nel coinvolgimento delle nuove generazioni e degli studenti che porteranno con sé questi valori nella futura vita lavorativa traducendoli in comportamenti responsabili verso se stessi e verso gli altri. In questo senso è importante continuare e rafforzare il dialogo con le scuole e gli istituti scolastici».