4 Giugno 2024
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Quarant’anni fa a oggi usciva Born in the USA, disco che trasformò la vita di Bruce Springsteen da ragazzo del New Jersey a star di fama mondiale. Testi forti e note energiche che arrivarono anche a Nuoro e trascinarono particolarmente due fratelli, Marco e Luca Demurtas, i quali ereditarono dal papà Aldo, noto rappresentante di commercio in tutta l’isola, la passione per la musica, al punto di costruirsi da soli la propria chitarra. La voglia di suonare e cantare presto coinvolse altri amici in un impegno quasi quotidiano con l’appuntamento serale nella loro “saletta”, uno scantinato dove provare insieme i pezzi e sulle cui pareti insonorizzate pullulano tutt’oggi i poster del Boss e dei suoi concerti. Con il 2016 il gruppo acquistò un’identità ufficiale per proporre al pubblico nei locali del capoluogo il repertorio di Bruce. Il nome della band era già scritto dagli anni dell’adolescenza dei fratelli Demurtas: The Istirit band. Chiaro il riferimento al quartiere della città da dove Mariedda «tottu tostorada, ghirabat chin sa brocca». In realtà c’è molta meno poesia nella scelta dell’intitolazione: Teresa, mamma di Marco e Luca e moglie di Aldo, costretta a convivere con il cantautore e chitarrista statunitense che dalle casse dell’impianto hi fi occupava ogni stanza della casa di via Torres, venendo a conoscenza della E street band e cogliendo una certa assonanza fonetica, chiese ai suoi con simpatia: «Ma custos sun de Istiritta?».
Nell’unica tribute band in Sardegna dedicata a Springsteen, oltre ai due fratelli chitarristi, gli altri componenti: Alberto Ferreri alla batteria, Sebastian Carta al basso, Renato Nurra al pianoforte, Virginia Pishbin per i cori. C’è chi fa musica da ragazzo e chi si è iscritto alla scuola civica arrivato negli anta.
Da circa un mese la musica è cambiata, non in riferimento all’arte, perché loro restano fedelissimi al rock d’oltre Oceano. Si aggiunge un obiettivo in più che dà nuovo senso allo stare insieme: esibirsi e raccogliere fondi per aiutare la ricerca contro il cancro. Aldo, infatti, non ha potuto vincere la sua battaglia contro un terribile glioblastoma, strappandolo ai suoi cari nei primi di aprile di quest’anno. La scienza neurologica descrive questo male come un tumore al sistema nervoso centrale ad alto grado di malignità, caratterizzato da una prognosi infausta nella maggior parte dei casi, dove protagonisti sono pazienti in età adulta: la durata media del trattamento radioterapico e chemioterapico, associati in sequenza nella chirurgia, è purtroppo di 12 mesi.
Così The Istirit band, «in memoria di Aldo», organizza un concerto di beneficenza fissato per la sera del 14 giugno prossimo presso il Bar della Stazione. Con loro daranno spettacolo anche gli Uffa Uffa – Bennato Tribute band, nata nel 2018 e ispirata al 6° album dello stesso cantautore italiano, dove i nuoresi Giovanni Alpigiano (voce), Bastiano Coi e Giuliano Sanna (chitarra), Dario Demurtas (nipote di Aldo, alla batteria) e – anche qui – Sebastian Carta e Renato Nurra trasformeranno ogni sinfonia in occasione di solidarietà e vicinanza nei confronti degli ammalati.
Il ricavato sarà devoluto alla fondazione Giovanni Celeghin Onlus, nata a Padova nel 2021 con l’obiettivo di finanziare progetti di ricerca sui tumori cerebrali. Celeghin, fondatore di una grande catena di negozi specializzata nell’igiene della persona e della casa recentemente approdata a Nuoro con un punto vendita in viale Repubblica, è morto nel 2011, anch’egli vittima di un glioblastoma multiforme. La figlia Annalisa, ora presidente della fondazione, è impegnata con tutti i soci e i benefattori per la realizzazione di un bando di mezzo milione di euro a sostegno della scienza medica, la chiave per rendere curabili queste patologie.
Per partecipare al concerto e contribuire all’iniziativa è possibile prenotare e acquistare la maglietta dell’evento compilando l’apposito format al link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfcdTy9uPIoY0WYYu8Rh1Ij-RF9ZbL8oEen2cJxsEUbq5XkCw/viewform
- La locandina dell’evento