30 Agosto 2024
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Nuoro - Giovedì 29 agosto, Festa del Redentore, la giornata si è aperta alle 6 con il pellegrinaggio dalla Cattedrale alla cima dell’Ortobene, sino alla statua del Cristo ai cui piedi è stata celebrata la prima Messa presieduta da don Alessandro Fadda e concelebrata da don Luca Mele e don Gianfranco Nieddu.
Alle 11 il solenne pontificale presieduto dal Vescovo Antonello e concelebrato dal Capitolo della Cattedrale e dai parroci della città alla presenza delle autorità civili e militari.
«Quando osserviamo la statua del Redentore, posta su questo monte, – ha esordito il Vescovo nella sua omelia – credo che ognuno possa coglierne degli elementi significativi che rimandano all’immagine del Cristo risorto.
Sono convinto che l’autore che l’ha creata, Vincenzo Jerace, abbia voluto con le sue scelte artistiche, mettere in evidenza chi sia per lui il Salvatore del mondo e, rappresentandolo, credo che aiuti tutti noi a riflettere sul Figlio di Dio che riconosciamo vincitore della morte e per questo portatore di salvezza per l’umanità.
Negli anni scorsi, mi sono servito, ogni anno, di uno di questi elementi, utilizzandolo come metafora per parlare del Redentore e anche di noi. Ho iniziato parlando dello sguardo, poi dell’altezza, dopo delle mani e infine dei piedi della statua, che si erge maestosa su questo monte. Quest’anno vorrei soffermarmi sulla croce, che il Redentore tiene nella mano sinistra, direi con forza, quasi come un trofeo».
Il testo completo dell’omelia verrà pubblicato sul prossimo numero del settimanale in uscita mercoledì 4 settembre.