7 Gennaio 2024
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Nuoro - I nipoti Acierrini di Babbo Natale, con un bellissimo momento di condivisione e solidarietà tra generazioni, hanno reso magico il Natale di tanti anziani e malati del quartiere.
Non è mai facile trascorrere le feste tra le mura di casa o perché malati, o disabili, o perché ormai troppo vecchi. Per due pomeriggi i bambini e i ragazzi dell’Acr del Rosario di Nuoro, accompagnati dai loro educatori, subito dopo la novena delle 16, hanno percorso ed illuminato con le lucine dei loro cappelli natalizi, i vicoli di Santu Predu per andare a scaldare il cuore di malati e anziani e portare loro con i canti e tanti sorrisi la gioia del Natale. Immaginate l’emozione ed il piacere di ricevere una sorpresa inaspettata, di sentirsi per quel pomeriggio speciali per qualcuno, immaginate la gioia di sentirsi per una sera autori della felicità di un altro! I bambini della parrocchia hanno reso reale tutto questo cantando e facendo cantare “Astro del ciel” o “Tu scendi dalle stelle”. Tutti ringraziavano per il gesto con sorrisi, lacrime di commozione e tante caramelle! Tra i tanti, l’anziana iscritta all’Azione Cattolica, la quasi centenaria, il padre di famiglia malato oncologico, i giovani disabili, la coppia non autosufficiente, il caro don Floris, l’anziana sola che dice ai piccoli che le donano un piccolo Gesù Bambino: “Stasera avete illuminato la mia solitudine!”
Il Natale è la festa di una comunità per eccellenza, anima e scalda il cuore delle relazioni sociali, cementifica le relazioni, celebra la vicinanza affettiva, lo stare insieme. Negli ultimi anni la vicinanza è stata vista come una minaccia, il ritrovarsi con i parenti un tabù, la lontananza una misura salvifica; a pandemia finita però nulla è tornato come prima e si tende a tralasciare un aspetto importante: l’importanza del contatto visivo, di incontrarsi di persona anche nell’uscio di casa! Il numeroso gruppo, nelle sue soste, stava davanti agli usci delle case, chi poteva si avvicinava o si affacciava alle finestre o ai balconi, chi non poteva, sentiva, dal proprio letto, il coro cantare e riceveva da due bambini gli auguri da parte di tutti gli altri e di tutta la comunità. Bastano semplici azioni a ridurre il disagio dovuto all’isolamento sociale e rendere le persone felici e sono questi gesti, inoltre, che aiutano adulti e più piccoli ad alimentare la cultura della donazione e farli riflettere su temi attuali e delicati come quelli della malattia, della disabilità e della vecchiaia. I bambini hanno dato un grande esempio ai grandi dicendo alle persone incontrate, senza alcuna vergogna ma tanta spontaneità, “ti voglio bene”. I legami umani riguardano le piccole cose ma tendiamo a dimenticare che le cose semplici sono alla portata di ognuno di noi.