26 Marzo 2024
5' di lettura
Riscoprire l’anima di un antico rito attraverso l’unione di intenti di un gruppo di appassionati richiede un profondo rispetto per le tradizioni e una volontà comune di esplorare e comprendere il significato e il contesto storico del rito stesso. Questo processo coinvolge la ricerca, lo studio e la pratica condivisa, creando un legame tra passato e presente e dando nuova vita alla spiritualità e alla cultura di una comunità. Nel cuore delle antiche tradizioni che arricchiscono le festività pasquali, il 31 marzo a Oliena, sarà con questo spirito che la neonata associazione dei Fucilieri di “S’Incontru” porterà avanti lo spettacolo degli spari coreografici durante il rito secolare di “S’Incontru”, uno dei patrimoni storici della comunità olianese.
I Fucilieri sono il risultato di una passione condivisa per la preservazione delle tradizioni religiose e culturali che hanno plasmato il tessuto della collettività nel corso dei secoli. Nell’atmosfera solenne della Resurrezione di Cristo, gli spari coreografici svolgono un ruolo significativo nel rinnovare la fede popolare e celebrare la gioia della Pasqua di Resurrezione.
Abbiamo incontrato Pier Francesco Sanna, primo presidente della neonata Associazione e Giuseppe Deiana, vicepresidente.
Sappiamo che durante “S’Incontru” si è sempre sparato. Cosa c’è di nuovo con la costituzione dei Fucilieri?
«Da quest’anno vogliamo perseguire la dedizione alla perfezione e all’eccellenza, oltre che distinguerci per il rispetto delle norme nell’utilizzo di fucili utilizzati solo a scopo spettacolare e scenografico. Ogni Fuciliere sarà custode della storia, impegnato a trasmettere l’arte degli spari coreografici alla moltitudine di fedeli, turisti e alle generazioni future, con il massimo rispetto per i costumi e un occhio attento alle regole».
Progetto ambizioso il vostro.
«Durante il rito de “S’Incontru” – continua Sanna – gli spari coreografici prendono vita come un balletto di suoni sincronizzati con la liturgia e attendono, cadenzandone il tempo, la comparizione e l’incontro della Madonna col Cristo risorto. È in questo momento che dovremo essere bravi a lavorare a stretto contatto con le autorità ecclesiastiche, la comunità locale e le forze dell’ordine per assicurare che ogni sparo sia eseguito in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente circostante e dei tantissimi che, come ogni anno, parteciperanno all’evento. Se riusciremo nell’intento, dimostreremo il senso della nascita dell’associazione dei Fucilieri di “S’Incontru”, che è molto di più di un gruppo di esecutori di spari. L’unione d’intenti, accomunata dalla passione per la propria comunità e dalla volontà di condividere la bellezza e il significato dei riti pasquali con il mondo intero farà il resto. Il nostro è un sodalizio aperto a tutti che intende portare avanti, tra i suoi scopi sociali, la promozione, la comprensione e la condivisione della propria memoria culturale e religiosa. Sin da subito abbiamo voluto che i soci fondatori si impegnassero attivamente al rispetto delle regole, garantendo che le competenze e le conoscenze necessarie per eseguire gli spari coreografici, fossero complete e accurate».
Siamo certi che l’idea parte da lontano. A parte il gruppo cospicuo di soci, chi ha contribuito a portare avanti questa idea?
«Siamo orgogliosi che l’idea associativa abbia fin da subito riscosso il favore della nostra comunità, e ci teniamo a ringraziare tutti coloro che si sono impegnati affinché il rito continui ad essere un evento unico e d’eccellenza nel panorama delle tradizioni pasquali. Un sentito ringraziamento da parte nostra va al Sindaco e alla Giunta; al Corpo dei Vigili Urbani e ai Carabinieri della Stazione di Oliena; alla Prefettura e alla Questura di Nuoro per il supporto e la collaborazione. Ma vogliamo ringraziare anche l’artista Luigi Columbu che ha offerto il logosimbolo dell’associazione e i Fucilieri di Sedilo per i preziosi e utili consigli».
«La celebrazione dell’usanza di a “Bivu Deus!” (Dio è risorto!) sancisce il culmine della felicità collettiva». Interviene il vicepresidente Giuseppe Deiana, «Con profondo rispetto per la storia e un’occhiata al futuro, continueremo a portare avanti il nostro impegno nel preservare la tradizione degli spari coreografici che aggiungono un tocco di spettacolarità e devozione e arricchiscono il rito secolare de “s’Incontru” a Oliena». A quanto pare i Fucilieri hanno le idee chiare e sembrano sapere che avranno vita lunga solo se si impegneranno a promuovere valori di rispetto, devozione e tradizione e si sforzeranno di mantenere vive le usanze e le pratiche tramandate dalle generazioni passate, celebrando la propria eredità culturale e religiosa in modo significativo e autentico per le persone di tutte le età. «Siamo sempre pronti ad accogliere nuovi membri che desiderino contribuire e condividere la gioia e la bellezza del rito pasquale» conclude Sanna. «Che siate esperti fucilieri o semplicemente interessati a imparare di più sulla nostra tradizione, saremo felici di darvi il benvenuto nella nostra associazione».
Amedeo Bianchi