22 Marzo 2024
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L’Europeade «si farà e sarà la festa della città di Nuoro. Non deve essere considerata una festa del Comune, dell’amministrazione o delle associazioni, è la festa di tutta la città, quindi sarà bello che tutti la condividano e partecipino. Sarà un evento socialmente e culturalmente elevato». L’assessore alla Cultura Salvatore Picconi è fiducioso anche se, mentre andiamo in stampa, l’amministrazione attende un primo passaggio in Consiglio per l’interrogazione richiesta dall’opposizione ma soprattutto lo scoglio del bilancio, il documento unico di programmazione deve arrivare in aula entro il 31 marzo.
«Gli uffici del settore Cultura e turismo – sottolinea l’assessore – hanno lavorato e stanno lavorando benissimo, a loro faccio i complimenti, già il dossier diffuso a novembre contiene una relazione che può fare da punto di riferimento per il futuro». Il dossier conteneva un primo piano finanziario rispetto al quale ci sono alcune variazioni, diminuisce il contributo della Regione – che pur scendendo da 1milione e 500mila euro (quella era stata la richiesta) a 1milione resta il più rilevante – e aumenta di conseguenza lo stanziamento di fondi propri da parte del Comune che sale a 500mila euro. A questo si aggiunge il sostegno di 180mila euro da parte della Provincia quale “compartecipazione alle spese delle attività organizzative” e il contributo del Comitato internazionale Europeade, commisurato al numero dei partecipanti, dovrebbe aggirarsi intorno ai 240mila euro per una spesa totale di circa 2milioni. La settimana scorsa è stato pubblicato un bando per le sponsorizzazioni: «Le aziende che vogliono avere un ritorno di immagine – dice Picconi – speriamo vogliano partecipare e collaborare con il Comune. Il bando è tripartito, basic fino a 5.000 euro, supporter fino a 15.000, da 15.000 in su main sponsor».
Chiariti i numeri si entra nella fase operativa, tenendo conto – ricorda l’assessore – che portare l’Europeade in città richiede un sacrificio importante. Solitamente infatti la sede ospitante si designa due anni prima dell’evento. Nuoro si è inserita dopo la rinuncia della città polacca «perché riteniamo – dice Picconi – che sia fondamentale dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Pensiamo che per quella settimana già non c’è un posto letto libero negli alberghi e il ritorno sarà importante perché arriveranno soldi freschi da circuiti che non sono i nostri. Da questo punto di vista è tanta l’attesa da parte degli operatori non solo della ristorazione e dell’accoglienza ma anche del commercio in generale, considerando che alcuni ospiti arriveranno prima e altri partiranno un giorno dopo la conclusione. I benefici saranno anche per i paesi e per la costa, già sappiamo che diverse persone allungheranno il soggiorno per un periodo di vacanza».
Le registrazioni si sono chiuse il 15 marzo, i partecipanti sono 3.165: chi dormirà in albergo ha già prenotato e Nuoro come detto è sold out, la maggior parte degli ospiti sarà dunque ospitata nelle scuole. Per questo è stato attivato un Centro operativo comunale aperto alle forze dell’ordine, Croce Rossa, Protezione civile ed esercito oltre all’Ampas e altre associazioni. In settimana si avrà un quadro più completo mentre è già stato definito il programma dettagliato dell’evento. Momenti principali saranno la serata di benvenuto mercoledì 24 luglio, l’apertura dell’Europeade village, i momenti dedicati ai bambini oltre alle performance dei gruppi nelle strade e nelle piazze, la sfilata, lo spettacolo di chiusura domenica 28 luglio. Prevista anche una funzione religiosa venerdì 26 luglio. Le locations principali saranno piazza Vittorio Emanuele, piazza Satta e lo stadio Frogheri che ospiterà l’evento finale secondo un format collaudato che prevede l’esibizione di tutti i gruppi.
In fase di completamento il piano della sicurezza, «già a novembre c’è stata una prima riunione con il Prefetto e le forze dell’ordine che ringraziamo per la collaborazione, abbiamo visto grande entusiasmo da parte oro è questo per noi è molto importante, sarà un aiuto fondamentale. Si sta poi valutando la questione mensa, non mi piace essere polemico – dice Picconi – ma non possiamo fare la figura del 2003, dobbiamo garantire un servizio di qualità».
La macchina insomma non solo è in moto ma è già partita assicura l’assessore, certo le opposizioni fanno la loro parte ma non credo sia giusto parlare di mancato coinvolgimento: aspettavamo i numeri definitivi e ora che li abbiamo ci sono quattro mesi per prepararci all’accoglienza. Il mio ufficio e quello del sindaco sono sempre aperti. Ringrazio il dirigente, funzionario, istruttori, perché sono veramente persone che non guardano l’orario, questo lavoro non è merito dell’assessore».