Il cartello che indica fine dei lavori prevista al 25/06/2024
Liceo “Asproni”, pellegrinaggio in tre sedi
di Redazione

23 Settembre 2024

3' di lettura

Inizio di anno scolastico itinerante per gli studenti del Liceo Ginnasio Giorgio Asproni. Dopo aver evitato l’accorpamento con il Liceo delle Scienze Umane Sebastiano Satta, lo storico Istituto cittadino si trova senza la sua sede principale di via Dante. I lavori di recupero iniziati lo scorso gennaio, la cui conclusione era prevista per la fine di giugno, non sono stati ultimati e il dirigente scolastico Antonio Fadda ha dovuto chiedere ospitalità ad altre scuole vicine. I lavori di manutenzione straordinaria e incremento dell’efficienza energetica del Liceo Classico Statale Giorgio Asproni sono finanziati con fondi Pnrr M4 C1 “Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica”.

Alla fine gli studenti dovranno dividersi tra tre sedi: la maggior parte nella succursale di via Asiago, alcune classi continueranno a essere ospitate nell’Istituto comprensivo San Pietro di via Malta, altre in via Trento presso la scuola di San Giuseppe. I lavori di restauro dei locali del Ginnasio hanno imposto anche il trasferimento della segreteria e l’indisponibilità della palestra. La struttura che rappresenta un’eredità del fascismo contiene un archivio storico significativo, pertanto richiede un intervento specifico di restauro di beni sottoposti a tutela. Al momento non si conoscono i tempi certi della consegna. Intanto docenti e studenti dovranno fare la spola tra le tre sedi, con evidenti disagi e ripercussioni sull’attività didattica di una scuola di eccellenza del territorio che ha formato generazioni di intellettuali e famiglie.

Nella sede di via Asiago inaugurata nel 2010 peraltro esistono gli spazi per una palestra e un anfiteatro che per mancanza di fondi non sono mai stati completati e avrebbero ridotto i problemi degli ultimi mesi. Recentemente la Provincia ha affidato i lavori di manutenzione straordinaria di numerosi istituti della città. Il numero degli alunni è in calo ma nonostante ciò la gestione dell’edilizia scolastica continua ad essere un rebus. Anche il Liceo Scientifico e Linguistico Enrico Fermi è costretto da alcuni anni a dirottare alcune classi in via Ballero, senza dimenticare la succursale del liceo Satta in via Foscolo.

Inoltre la carenza di trasporti dai paesi del territorio rende difficile effettuare attività pomeridiane a scuola e altre azioni che ridurrebbero le spese di gestione come l’adozione della settimana corta già presente in altre città della Sardegna. I soldi del Pnrr sono utili per la messa in sicurezza ma ci si chiede se con gli accorpamenti degli Istituti non sia il caso di ripensare la gestione delle strutture scolastiche. Non basta acquistare nuove tecnologie se poi mancano gli spazi adeguati e gli studenti e il personale docente e amministrativo vivono sulla propria pelle il problema di una scuola perennemente al centro di riforme ma con croniche lacune di spazi per un servizio pubblico di base.

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