25 Ottobre 2022
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Nuoro - Sul finire di settembre risultava che nell’Isola si erano verificati circa 2000 roghi e che erano stati percorsi dal fuoco circa 8000 ettari di territorio. Domenica 17 ottobre ancora la notizia di un rogo nel comune di Nurallao. I sardi sperano che non si registrino più devastazioni come quella avvenuta nel Montiferru, con boschi secolari distrutti, coltivazioni di pregio ridotte in cenere, antichi olivastri bruciati.
Ma quali sono le forze in campo contro questa piaga e come si agisce per salvaguardare l’ambiente, una delle ricchezze che la Sardegna può vantare davanti al paese, all’Europa, al mondo? Il dottor Francesco Frau è responsabile del Settore antincendio e protezione civile presso il Corpo Forestale a Nuoro.
«Quando scatta l’allarme – spiega – a entrare in azione sono, naturalmente, gli uomini del nostro Corpo, poi il personale dell’Agenzia Forestas, i Vigili del Fuoco e ancora, in tanti paesi, i barracelli e i gruppi dei volontari».
Sommando tutte queste persone ci si avvicina, nell’Isola, a quasi 10mila operatori antincendio. Quanto ai mezzi aerei sono a disposizione 11 elicotteri leggeri e uno detto Super Puma, in grado di trasportare 4000 litri di liquido. Infine tre Canadair che possono alzarsi in volo se è necessario. Francesco Frau sottolinea l’importanza della sinergia e della collaborazione tra le diverse componenti tra le quali le associazioni dei volontari e delle compagnie barracellari. E spiega perché il ruolo dei volontari e dei barracelli è fondamentale: «Si tratta – dice – di persone che spesso, nei vari paesi, lavorano nel settore della agricoltura e della pastorizia. Esse dunque hanno una conoscenza diretta dei territori, sanno come raggiungere velocemente le diverse aree. La loro presenza nelle campagne, da sola, esercita una efficace azione di prevenzione. Inoltre sono spesso loro ad avvistare per primi quel fuoco che è appena partito e a dare l’allarme».
Il Corpo Forestale conta oltre 1000 unità e 1500 ne conta l’Agenzia Forestas. Quest’ultima gestisce poi 400 punti di vedetta. Alla Protezione Civile appartengono 50 operatori. Nei paesi sono attivi circa 2600 volontari mentre le compagnie barracellari contano 3000 unità. Non è possibile, ad oggi, avere i dati sulla stagione appena conclusa ma Frau può comunque dire che «in questa estate i danni siano stati tutto sommato contenuti».
È bene ricordare che chiunque può segnalare prontamente l’inizio di un rogo, ottenendo l’intervento delle forze antincendio in quella fase iniziale più facilmente controllabile.
Vi è oggi una più diffusa consapevolezza da parte dei cittadini del valore che ha per i sardi il patrimonio ambientale e di come sia necessario tutelarlo e difenderlo. Esso attira visitatori italiani e stranieri, ed è dunque una voce positiva importante della economia isolana.