31 Agosto 2024
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Non rappresentano un ostacolo i 7658 km che separano Dorgali da Chicago. Il culto di Maria Gabriella Sagheddu, la cui testimonianza è ben nota in molti paesi del mondo proprio in virtù della sua sensibilità ecumenica, è arrivato nella terza città per numero di abitanti della federazione USA dopo New York e Los Angeles. Infatti, nella metropoli dell’Illinois, famosa per arte, cinema, musica e sport, è presente una parrocchia cattolica dedicata alla Beata dell’Unità e suddivisa in poli, west side ed est side. Qui, agli inizi di agosto, il parroco fr. Matthew Eyerman ha accolto le reliquie della giovane suora di Dorgali grazie all’impegno delle monache Trappiste di Vitorchiano. La postulatrice Sr Gabriella Patrizia Masturzo ha definito questo evento come una «testimonianza della forte irradiazione missionaria» della beata Maria Gabriella Sagheddu. Le reliquie sono state consegnate alla comunità americana tramite un’amica del monastero, Maria Baldini, la quale lavora in un importante centro scientifico di Chicago e appartiene ai Memores Domini. La stessa ricercatrice ha raccontato la sua esperienza: «La chiesa è bella, situata in una zona povera ma non degradata, costruita all’inizio del 1900 come parrocchia irlandese. Si trovano interessanti decorazioni artistiche in legno e un bassorilievo sopra l’altare raffigurante vari santi».
Anche il parroco, uomo di fede semplice e pragmatica, ha voluto altresì spiegare le origini dell’attuale parrocchia di Blessed Maria Gabriella: «Chicago aveva una chiesa ogni miglio, è storicamente una delle città americane con la maggior presenza cattolica di America. Tempo fa la chiesa locale di fondazione italiana dedicata alla Madonna addolorata fu soppressa; anche una delle chiese afro americane della zona è stata chiusa e tutta la comunità si è trasferita nella parrocchia più vicina; parallelamente, è arrivata nel quartiere anche una comunità ganese e poi tantissimi latini, specialmente messicani ma anche da altre parti del centro e sud America. La nuova parrocchia è nata come risposta alle nuove esigenze e i simulacri della Madonna d’Africa e di San Toribio, martire all’epoca dei Cristeros, ne confermano l’identità e gli sviluppi».
Come, allora, mettere insieme comunità così diverse culturalmente? In che modo ripartire dopo il dispiacere di aver perso il proprio punto di riferimento, accettando la sfida di una nuova integrazione? Fr. Eyerman è andato alla ricerca di una figura che guidasse il cammino di comunione e per merito delle monache di Vitorchiano ha potuto scoprire e proporre Maria Gabriella dell’Unità: «È la persona ideale per questa nuova parrocchia, ha un nome italiano e così si mantiene il ricordo della storia e della tradizione da cui questa nuova realtà nasce e non ha bisogno di essere tradotto per essere pronunciato in inglese e spagnolo. È una santa originale che facilita un nuovo inizio senza che nessuno si senta più favorito rispetto agli altri». La prima azione del parroco nella costituzione della comunità, dopo il decreto vescovile dell’11 gennaio 2022, è stata la lettura dei testi di Suor Maria Gabriella Sagheddu, una scuola dove i destinatari si ritrovarono suddivisi in gruppi nella lingua inglese e spagnola per conoscere volta per volta le Lettere. Oggi è una chiesa molto attiva e vivace: «Ci saranno numerosi matrimoni e battesimi nei prossimi mesi e con le reliquie faremo, in autunno, una processione per le vie del distretto. Poi, sarebbe meraviglioso poter organizzare un pellegrinaggio per visitare la tomba di Maria Gabriella in Italia», ha concluso il parroco. The Blessed Maria Gabriella parish in Chicago gestisce, infine, un sito web e una pagina Facebook dove trovare altre informazioni e conoscere i vari appuntamenti.