Nuoro - Con la deliberazione numero 33 del 23 febbraio scorso, l’amministratore straordinario della Provincia ha approvato il Documento Unico di Programmazione (Dup) per il periodo 2023/2025. Si tratta dello strumento che «permette l’attività di guida strategica e operativa degli enti locali» e costituisce «il presupposto necessario a tutti gli altri documenti di programmazione». Un paragrafo delle 144 pagine del Dup è dedicato alle società ed enti partecipati: è un po’ lo specchio della crisi del territorio tra liquidazioni (vedi Patto territoriale), fallimenti (come quello di Ottana sviluppo), inattività (Gal Barbagia Mandrolisai), «mancanza di informazioni» (Fondazione Marreri). Tralasciando consorzi, istituzioni e fondazioni e rimanendo nel campo delle società è bene occuparsi del caso Nugoro Spa, la società in house della Provincia di Nuoro costituita nel marzo del 2002. La Nugoro si occupa delle manutenzioni di 63 edifici (tra Nuorese e Ogliastra) e dei 1200 chilometri della rete stradale provinciale. Conta 63 dipendenti compresi quelli della sughereta di Arbatax.

Per cominciare si può far riferimento alla deliberazione 279 del 30 dicembre 2022 che ha come oggetto “Revisione periodica delle partecipazioni pubbliche”. Nel documento, che risulta anche allegato al Dup, l’amministratore straordinario Costantino Tidu delibera di «mantenere la partecipazione societaria della Nugoro Spa in considerazione dell’attuazione del piano di risanamento (…) e dell’attività di monitoraggio sullo stesso avviata nel corso del 2022». La scheda allegata relativa alla Nugoro fotografa il perché della necessità di un piano di risanamento: il bilancio, in attivo fino al 2019, ha fatto registrare nel 2020 un passivo di 1.112.510 euro mentre il 2021 si è chiuso con una perdita di 1.221.928 euro. Nei due anni considerati, dunque, pure a fronte di ricavi per quasi 7 milioni di euro ha prodotto un disavanzo di quasi 2 milioni e mezzo di euro, di fatto azzerando il capitale azionario. 

Le modalità di razionalizzazione su cui poi torneremo sono quelle previste dal Piano di risanamento triennale redatto il 27 dicembre 2021 ma – come la stessa Provincia riconosce nella scheda dello stato di attuazione del piano – approvato solo in data 4 febbraio 2022 con deliberazione numero 16 dell’amministratore straordinario. Nello stesso documento il socio unico delibera di ripianare la perdita relativa al bilancio di esercizio 2020.

Le linee di intervento previste dal Piano di risanamento riguardavano «l’ottimizzazione delle attività di gestione delle lavorazioni (…) improntate ad un contenimento dei costi per esternalizzazioni di lavorazioni», ancora una «rivisitazione dell’apparato economico-produttivo-organizzativo-societario», una «ridefinizione dei contratti di servizio».

Il 18 novembre 2022 la presidente di Nugoro Spa Elena Carta firma un “Atto aggiuntivo al Piano di risanamento per la continuità aziendale 2022-2024” nel quale «si conferma la fattibilità del processo di riorganizzazione generale della Nugoro Sta al fine di ottenere una gestione aziendale nel rispetto dell’equilibrio di bilancio». Ma si riconosce altresì la situazione di difficoltà della società, aggravata dal risultato dell’esercizio 2021 che ha determinato una perdita di 1.221.928 euro. D’altronde il fatto che sia stato necessario redigere un Atto aggiuntivo la dice lunga sulla situazione. Nelle conclusioni però si continua a leggere l’attualità «in una prospettiva di riequilibrio dei fondamentali economici e finanziari» anche grazie alla volontà espressa dal socio unico «di provvedere senza indugio al ripiano della perdita relativa all’esercito 2021».

L’azione combinata di riorganizzazione gestionale e intervento finanziario del socio fanno ritenere in conclusione che si possa «agevolmente rientrare nei parametri di ordinarietà di bilancio già fin dall’esercizio 2022». Questa prospettiva ottimistica pare, se venissero confermate le previsioni, scontrarsi con la realtà che prevede anche per quest’anno una chiusura in perdita.

La deliberazione numero 247 del 5 dicembre 2022 firmata dal commissario straordinario ha approvato l’Atto aggiuntivo e il ripiano perdite relative al bilancio di esercizio 2021. Per due esercizi consecutivi è toccato dunque al socio, alla Provincia, attingere al proprio avanzo di amministrazione per colmare le perdite. Va aggiunto per inciso che con la “Omnibus” (L. R. 17/2021) la Regione ha erogato un contributo straordinario di oltre 1 milione e 200mila euro per ulteriori attività da affidare alla Nugoro.  

La società da parte sua ritiene che la perdita reale sia di minore entità, epurando il valore riconducibile a «fatture non onorate da parte del socio/cliente». Altra circostanza detta “eccezionale” è «la maggiore incidenza del costo del lavoro per gli oneri riconducibili alla crescita occupazionale». A ciò si aggiunge l’impatto della pandemia. Ma la voce che maggiormente fa riflettere – e il Piano di risanamento lo ammette – è «la sensibile crescita dei costi per servizi esterni/godimento beni di terzi, segnatamente per lavorazioni esterne rientranti tra i c. d. “nolo a caldo/freddo”». Tradotto significa che la società ha fatto ricorso al noleggio a freddo, cioè della singola attrezzatura, incaricando un proprio operatore al suo utilizzo, ma anche di noleggio a caldo cioè la fornitura dell’attrezzatura con operatore abilitato. Se è vero che sia il servizio antincendio che il piano sono stati esternalizzati viene da domandarsi che senso abbia per la Provincia avere una società che ha un contratto di servizio che prevede l’esecuzione di determinate prestazioni se poi queste devono essere affidate ad altri.

Alla luce dei risultati degli ultimi anni poi lascia quantomeno perplessi l’Avviso di selezione pubblica «finalizzata alla formazione di una graduatoria utile ai fini del reclutamento di personale profilo professionale disinfestatore» pubblicato nella sezione Bandi e gare della Nugoro il 21 febbraio scorso.

Si fa fatica a vedere un futuro certo per la società, visti i tempi e i numeri, mai come questa volta speriamo di essere smentiti.