Dai Paesi - Olzai
Anastasia Columbu, Dalla finestra (particolare), 2022
Olzai d’arte e cultura
A Casa Mesina la quinta edizione della Tre giorni di Pittura
di Claudio Lasperanza

23 Febbraio 2023

4' di lettura

Olzai - Nata negli anni 80’ nell’ambito della Sagra della satira, la Tre Giorni di Pittura ha inaugurato la sua quinta edizione lo scorso 17 dicembre a Olzai.

Di Olzai rimane impressa la roccia. Dall’Arginamento alle vie del centro, la roccia è una presenza costante, distintiva. Se ci si arriva in un pomeriggio d’inverno, poi, seguendo la via che passa per Ottana, ci si abitua un po’ al buio che circonda la strada. L’esplosione di colori e forme dell’esposizione a Casa Mesina, smentisce questa impressione.

Come da tradizione, nell’ambito di questa manifestazione culturale, diversi artisti e artiste dell’isola (e non solo) si recano a Olzai, vi trascorrono qualche giorno e realizzano dei lavori legati al territorio e alla sua cultura. Dopo diciassette anni dall’ultima edizione, lo scorso ottobre, sotto la direzione di Enrico Piras, si è rinnovato l’invito agli artisti a partecipare e l’edizione di quest’anno è stata arricchita dalla collaborazione con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, guidati dal professor Giovanni Sanna, e da una selezione di opere pittoriche, parte della più grande collezione della Pinacoteca Comunale Carmelo Floris. Quest’ultima, a sua volta, si compose inizialmente proprio grazie ai diciassette dipinti donati dagli artisti che furono ospitati per la prima edizione del 1982, intitolata simbolicamente “Paesaggi Olzaesi”. 

L’evento si è sviluppato in due fine settimana: il primo, nelle giornate del 14, 15 e 16 ottobre 2022 in cui i partecipanti ospitati in paese hanno realizzato le loro opere; il secondo, il 17 dicembre 2022, in cui è stata inaugurata la mostra con i dipinti realizzati e ispirati al paesaggio locale, integrata, appunto, da un’esposizione antologica di alcune opere più rappresentative della Pinacoteca Comunale.

L’esposizione, tutt’ora in mostra a Casa Mesina, è un’esplosione di colori, come dimostrano lo “Scorcio” (2022) di Giovanni Battista Columbu o lo “Scorcio di Olzai” (2022) di Dario Madarese. E con richiami al mondo onirico-fantastico senz’altro interessanti, come nel caso del “Drago di campagna” (2007) di Alberto Deplano o nell’opera di Antonio Amore “A Olzai nella notte fra il 6 e il 7 settembre” (1985). In ciò mantenendosi coerente con le linee e le forme che accolgono i visitatori dell’antica casa padronale Mesina-Cardia, decorata interamente in un eccentrico stile liberty. 

La novità assoluta di quest’edizione, però, rimane la menzionata collaborazione con la Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, la quale ha permesso a nove allievi della Scuola di confrontarsi non solo con la realtà paesaggistico-culturale di Olzai, ma anche con un contesto storico e artistico, come la Tre Giorni, a cui contribuirono, tra gli altri, pittori del calibro di Antonio Corriga, Ausonio Tanda o Giorgio Princivalle. 

Degna di nota è pure la rappresentazione del carnevale olzaese di Nicola Cioglia, preparata in occasione di quest’ultima edizione. Oltre ai bozzetti esposti, l’opera finale si compone di tre pannelli uniti in un unico ritratto di Sos Maimones: creature a quattro gambe e quattro braccia, per metà uomini e per metà donne, che richiamano la fertilità. 

Infine, l’esposizione, visitabile fino al 31 maggio 2023, porta la firma anche di una giovane artista olzaese, Anastasia Columbu, scelta tra gli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, si è distinta per due dipinti: “Monte Gulana” e “Dalla finestra”.

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