25 Giugno 2021
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Sabato 26 giugno, alle ore 20, nella Parrocchia di San Giacomo verrà presentato dall’autore e storico Michele Carta il libro “Orosei Sacra” che rappresenta il primo volume di una collana di quattro a titolo “Patrimonio identitario di Orosei”. Porgerà i saluti Carmen Deidda, presidente del locale Centro Studi “Giuseppe Guiso”. Interverranno poi Nino Canzano-Sindaco di Orosei ed il Parroco Don Gesuino Corraine. Come si legge nella prefazione del libro, a firma del Direttivo del Centro Studi Guiso, «definire il carattere identitario di una persona, e tanto più di una popolazione per quanto piccola, come è quella di Orosei, non è operazione sintetizzabile in una frase spesso solo convenzionale, il più delle volte poco corrispondente alla realtå. L’aspetto identitario si acquisisce da una serie di molteplici fattori, quali il rapporto antropico col proprio territorio, le manifestazioni culturali che ne caratterizzano il comportamento, il complesso di tradizioni ereditate dagli antenati (la cui attendibilità è rafforzata nei documenti da formule quali “com se acostumbra” o “come si suole fare in questo paese”), i monumenti giunti fino a noi in quanto, benché molto antichi, sono stati nel corso degli anni ritenuti sapientemente degni di particolare cura e conservazione». «I documenti attestano per Orosei – si legge ancora nella prefazione – il numero sorprendente di ben 29 edifici sacri eretti tra il medioevo e la metà del Settecento, lungo periodo in cui il paese conta una popolazione che si aggira appena sulle l000 unità. La pietà popolare che ha espresso queste chiese, curandone nel tempo la necessaria manutenzione, costituisce indubbiamente uno dei principali patrimoni identitari del paese, degna perciò di attento esame e che, per la sua assoluta peculiarità e per il numero elevato di ceppi familiari coinvolti da protagonisti, merita ampia trattazione in due volumi separati, aventi come titolo principale Orosei sacra, il primo dei quali incentrato sui monumenti religiosi eretti in data anteriore al 1549, anno di distruzione del paese ad opera di una armata turca, e il secondo su quelli eretti dalla seconda meta del Cinquecento fino alla metà del Settecento». Il terzo volume il cui esame occuperà di un altro elemento identitario di non secondaria importanza descriverà lo stretto rapporto instaurato dagli Oroseini con il proprio territorio: in modo particolare lo sfruttamento razionale delle risorse naturali, di cui appare come significativo specchio anche la ricca e variegata toponomastica e che vede come principale attività quella dell’agricoltura (Orosei laboriosa). «Il quarto e conclusivo volume della collana – conclude nella prefazione il Direttivo del Centro Studi Guiso – parlerà di un’indagine antropologica condotta nel paese da una ricercatrice dell`Università di Amsterdam nel decennio 1950-1970, quando ancora molte espressioni di vita ordinaria (il lavoro agricolo, il ruolo femminile, le festività religiose, il matrimonio, il culto dei morti, etc.) riflettevano modi di agite e di pensare ereditati dagli antenati, anche se in quello stesso arco di tempo muovevano i primi passi le attività legate al settore lapideo e a quello turistico~a1berghiero che davano nuovo impulso alla debole economia precedente, ma che nei decenni successivi avrebbero inciso in maniera “invasiva” sulla società e quindi sul carattere identitario dei cittadini di Orosei (Orosei si apre al mondo)». La presentazione del libro sarà svolta nel rispetto delle norme di legge Anti-Covid19 per cui il Direttivo prega i partecipanti di venire muniti di mascherina. © riproduzione riservata