19 Ottobre 2022
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Testo di padre José Antonio Bertolin, OSJ Provincia Nossa Semhora do Rocio Brasile.
Ho incontrato Padre Ciriaco nell’agosto del 1968, anno in cui venne dall’Italia in Brasile. In questa occasione ero al seminario Nostra Signora di Guadalupe a Ourinhos, San Paolo. Al primo contatto che lui ha avuto con noi, si è presentato come un sacerdote italiano che aveva scelto la missione del Brasile per lavorare perché gli piaceva questo Paese. Era giovane (29 anni), entusiasta e allegro e presto catturò l’attenzione di noi adolescenti e seminaristi curiosi, e quello che ci fece subito conquistare il nostro cuore fu la sua gioiosa ed estroversa capacità di cantare bellissime canzoni italiane, tra cui quella di Edoardo Vianello, “Oh mio Signore” – «In questo mondo io non ho avuto tanto, eppure sono contento, sono contento. Oh mio Signore, io ti ringrazio, di ogni cosa che ho avuto, grazie per tutto quello che tu hai fatto per me, per me. Però se questa sera posso farti una preghiera, fa che domani, fa che domani lei ritorni da me». Anche oggi, ogni volta che sento questa canzone, mi viene in mente la figura di Ciriaco.
La vita di padre Ciriaco è stata vissuta intensamente durante i 46 anni vissuti in Brasile. Gli Oblati di San Giuseppe del Brasile hanno grande riconoscenza e ammirazione per tutto ciò che ha fatto nella Provincia brasiliana, perché oltre a dedicarsi al ministero sacerdotale, contribuendo notevolmente alla cura pastorale della Chiesa del Brasile, a diventare un grande educatore per più di tre decenni e per essere formatore di seminaristi, ha svolto altre importanti funzioni tra i suoi confratelli come: Vice Provinciale per quattro mandati; Provinciale per due mandati; economo della Provincia per circa due decenni. Ha partecipato a due Capitoli Generali della Congregazione; divenne cittadino onorario di Curitiba (1991); ha ricevuto l’onorificenza Pro Ecclesia et Pontifice, dal Papa Giovanni Paolo II (dicembre 1999) e nel gennaio 2004 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana l’onorificenza dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana (OSSI) per il servizio dei più poveri reso con la scuola a Curitiba. È innegabile il marchio che Padre Ciriaco ha lasciato tra noi come religioso, sacerdote, formatore, educatore, leader e imprenditore. Gli dobbiamo una presenza che ha segnalato generazioni di Oblati brasiliani, per i quali è sempre stata un riferimento.
Non dobbiamo dimenticare il suo grande contributo alle opere della Congregazione durante i suoi anni come amministratore economo dando sicurezza economica alla Provincia e crescita in numero rilevante di opere, in particolare l’espansione del Collegio Bagozzi con infrastrutture per l’educazione della prima infanzia (Bagozzi Kids), fattoria, campi sportivi, case sulla spiaggia, seminari, ecc.
Padre Ciríaco aveva una grande sensibilità per i poveri, quindi ha lavorato per l’esistenza dell’asilo Menino de Nazaré – Curitiba, con capacità di servire più di cento bambini, così come per la costruzione e il funzionamento del Centro Sociale Marello – Curitiba, anche con la capacità di servire più di cento adolescenti bisognosi; si tratta di due opere di grande rilevanza sociale nella Provincia che hanno ancora oggi la loro importanza.
Degno di nota è anche il suo impegno per la creazione e il funzionamento della Facoltà Padre João Bagozzi – Curitiba, diventando un riferimento negli studi di istruzione superiore a Curitiba.
L’eredità di Padre Ciriaco non era limitata in tutto ciò che faceva dedicando il suo meglio, ma anche da ciò che era come persona e sacerdote. Il suo modo gioioso di esprimersi, la sua esperienza spirituale al punto da essere ricercato da molti religiosi a Curitiba per trasmettere le sue conoscenze sulla Vita Religiosa nella CRB del Paraná (Conferenza dei Religiosi del Brasile) sacerdoti e vescovi lo hanno cercato per le confessioni, soprattutto i suoi esempi che hanno segnato. La sua grande conoscenza degli scrittori e le applicazioni delle loro frasi alla vita. Da scrittori come Kierkegaard di cui una delle sue frasi preferite era: «La funzione della preghiera non è quella di influenzare Dio, ma soprattutto di cambiare la natura di colui che prega». Dallo scrittore cattolico francese George Bernanos, amava ripetere la frase nel suo libro Diario di un curato di campagna «Tutto è grazia», una frase messa in bocca a un sacerdote che ha affrontato gravi crisi di fede e tentazione prima di morire. Da Romano Guardini, sacerdote, teologo e scrittore italiano, Ciriaco amava ripetere la frase «Un uomo è degno del nome di uomo, quando, in qualunque luogo si trovi, si adopera per la giustizia». Ciriaco era anche un tipo che affascinava le persone, tanto è vero che aveva molte amicizie; gli piaceva cucinare e la sua cucina era apprezzata sia dai suoi amici di fuori, sia da noi confratelli quando nelle occasioni in cui ci incontravamo a casa sua o in alcuni incontri specifici della Provincia, non mancava la preparazione del cibo fatto da lui.
Ciriaco aveva un raffinato senso dell’umorismo e non perdeva occasione di illuminare il suo umore con una (qualche) delle sue frasi divertenti. Con la morte di Padre Ciriaco, la Congregazione degli Oblati del Brasile e la Chiesa hanno perso un grande uomo. Ringraziamo Dio per l’opportunità di avere Padre Ciriaco con noi in Brasile.
Ringraziamo i confratelli in Italia per averci fatto questo dono per arricchire la Chiesa e la Provincia brasiliana, così come a migliaia di giovani e bambini che hanno beneficiato delle sue qualità e del suo cuore generoso.
Ringraziamo la famiglia di Padre Ciriaco che lo ha sempre sostenuto durante tutti gli anni in cui ha lavorato in Brasile. Padre Ciriaco rimarrà per sempre nei nostri ricordi e nei nostri cuori.
Traduzione e adattamento di Priamo Marratzu
La biografia.
Padre Ciriaco era un lavoratore che occupava diversi campi di missione nella Provincia del Brasile. I suoi lunghi anni in terra brasiliana sono stati in varie attività così come responsabile degli studenti del Collegio di San Giuseppe ad Apucarana nel 1969 e subito dopo assumendo il ruolo di maestro dei novizi della Provincia brasiliana in Curitiba. Sarà il secondo maestro dei novizi della Provincia brasiliana. Nel 1973, ha ripreso il suo ruolo di maestro dei novizi in Jandaia do Sul. Poi si spostò in direzione del collegio Pe. João Bagozzi di Curitiba, carica che ha ricoperto fino al 2005, cioè per 31 anni.
Contemporaneamente in questi anni è stato anche parroco della parrocchia del Signore Gesù del Portão (1974-1976) per tre anni, e vicario parrocchiale nella stessa parrocchia per 28 anni (1977-2005). Dopo una parentesi a Roma è rientrato in Brasile alla fine del 2007 e mesi dopo ha assunto il ruolo di vicario parrocchiale della parrocchia di São José Operário de Cascavel (2007-2009), diventando parroco della stessa negli anni 2009-2011. Sempre volenteroso, nel luglio 2011 è tornato in Italia dove è subentrato all’età di 71 anni come parroco presso il Santuario della Madonna ad Acqui Terme, per un anno e mezzo; rientrando in Brasile nel dicembre 2012 ha svolto il ruolo di direttore spirituale dei seminaristi a Curitiba, e poi per alcuni mesi vicario parrocchiale della parrocchia di São José Operário a Cascavel.
Ha svolto la sua ultima fase di lavoro in Brasile (2014-2015) come vicario parrocchiale della parrocchia Senhor Bom Jesus do Portão, a Curitiba.
Rientrato definitivamente in Italia nel febbraio 2015 ha ricoperto per quasi sei anni il ruolo di confessore presso il Santuario Nostra Signora delle Grazie di Nuoro.