27 Marzo 2023
4' di lettura
Nuoro - Lo scorso 22 marzo il sindaco ha partecipato all’incontro organizzato dalla Confcommercio per discutere del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) recentemente approvato in Consiglio, oggi 27 marzo previsto il secondo round presso la Camera di Commercio.
Il sindaco
Nella prima riunione il sindaco Andrea Soddu ha assicurato come condizione necessaria perché il Piano entri in piena operatività «la creazione di nuovi parcheggi in diverse zone della città». Il sindaco ha poi spiegato che è prevista la realizzazione di nuove zone di sosta nell’area tra il Mulino Gallisai e viale Ciusa, in viale Costituzione, in via Brigata Sassari, in via Mughina, via Sicilia, nell’area di Sant’Onofrio adiacente all’Isre, in via Ballero, a Sa Terra Mala e nel centro Intermodale.
La Confcommercio
«Bene la sostenibilità – commenta Gianluca Deriu, direttore di Confcommercio Nuoro-Ogliastra – ma quando si parla di limitazioni dobbiamo ricordarci che in qualche modo stiamo chiudendo ad una parte importante di persone il centro cittadino. Pertanto occorre accompagnare queste azioni da compensazioni che rendano l’accesso al centro non un sacrificio, ma un’opportunità per le imprese che esercitano la loro attività e delle persone. Il Piano – dice ancora Deriu – è aperto alle osservazioni ed ora che il dibattito pubblico è iniziato è importante che gli imprenditori ed i cittadini in genere partecipino agli incontri e prendano consapevolezza di uno strumento che avrà un impatto rilevante per gli anni a venire».
L’opposizione
Per la parte politica parla in rappresentanza dell’opposizione il consigliere Angelo Arcadu: «L’errore più grande è che i cittadini non sono stati coinvolti minimamente chiedendo cosa ne pensassero a riguardo. L’Amministrazione afferma di aver coinvolto tutti, mentre dai verbali depositati risulta che non è così. C’è poi un grosso errore di metodo. L’Ente intende realizzare alcune opere solo perché esistono dei fondi disponibili, a prescindere dall’effettiva richiesta ed utilità, anziché studiare invece le reali necessità cittadine e cercare poi i finanziamenti per realizzarle.
Si è andati a chiedere alla gente cosa ne pensa di tutto ciò? – si domanda Arcadu -. Il Comune ha condiviso da qualche parte gli allegati con la proposta di delibera sull’approvazione del Pums? Si è spiegato alla gente cosa succederà realmente alla città? No. Per questo – conclude – sono contrario a questo Piano e chiedo ad alta voce che venga annullato e rivisto coinvolgendo tutti i cittadini, avendo l’umiltà di accettare il pensiero anche di chi la pensa diversamente».
Ccn Corso Garibaldi
Così Salvatore Piredda, presidente del Ccn “Centro commerciale naturale Corso Garibaldi: «Oggi, tentare di sminuire la portata del problema Pums etichettando il crescente malumore cittadino come “ridicola campagna di disinformazione” non è semplicemente riduttivo ma falso e fuorviante. Il problema c’è, e aldilà di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che dovrebbe essere adottato dalle città da 100.000 abitanti in su (con tutto quello che comporta), resta e persiste negli anni: come far risollevare la città; renderla più vivibile e a misura delle reali esigenze; accogliente e fruibile a tutti. L’obiettivo, la sfida mai colta, è, e resta, in che modo riuscire far si che tutti, per la parte che gli compete, si sentano parte di questo progetto di crescita e sviluppo che, come in questo caso, non è mai stato “inclusivo” ma unicamente “esclusivo”. Aldilà dei dettagli di questo Pums – conclude Piredda – fragile e inconsistente, fuori misura e di nessuna utilità, restano a bocca asciutta i cittadini e la città in generale perché esclusi a priori dal coinvolgimento e da una progettazione così importante».
Una settimana fa è stata lanciata sulla piattaforma online Change.org la petizione No Pums che ad oggi ha raccolto circa 700 adesioni, ma è in corso anche la tradizionale raccolta di firme in diverse sedi cittadine.