28 Ottobre 2024
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Nuoro - Lo scorso 25 ottobre, presso il Palazzo del Governo, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori. Al termine dell’incontro abbiamo intervistato il Prefetto di Nuoro Alessandra Nigro e le altre parti che hanno presenziato.
Prefetto Nigro, il rinnovo del protocollo del 2019 sulla violenza di genere è un fatto importante, non è un punto di arrivo ma è un punto di partenza.
«Sì, un punto di partenza precisando che il rinnovo di un protocollo già esistente, ma risalente al 2019 è da rinnovare anche alla luce di quello che da allora ad oggi è successo in questo territorio. Bisogna intervenire per l’adeguamento di tutte le previsioni inserite nel contesto della legislazione nazionale, europea e regionale, atto necessario per la valenza del fenomeno. Ho avuto modo di registrare sin dal mio insediamento in questa provincia, che purtroppo insieme ad altre, non è assolutamente immune da questo bruttissimo fenomeno che si caratterizza in modo particolare nella provincia di Nuoro per il contesto familiare. E’ un protocollo, che ha l’obiettivo di migliorare le azioni che vengono poste in campo da associazioni, dalle forze di polizia in particolare, e con un forte impegno della Prefettura, non solo con azioni concrete ma anche di impulso e coordinamento rispetto agli altri attori sia istituzionali sia della società civile».
Nella firma di questo protocollo c’è una grande novità, la presenza dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con Daniela Falconi che è la presidente.
Perché è importante che ci sia la rappresentanza dei Comuni?
«Intanto quando le istituzioni si incontrano e firmano accordi e protocolli comuni è sempre buono. L’Anci, ovviamente farà un po’ da coordinamento dei comuni non solo per sensibilizzare ma anche per portare buone prassi, esperienze e cercare di migliorare e captare quanto più possibile l’esigenza dei cittadini in questo fronte su cui siamo tutti veramente attenti e impegnati».
Una voce dall’altra parte del muro, la vicepresidente del Centro di ascolto degli uomini maltrattanti Susanna Valleri.
Può spiegarci per quale ragione il protocollo è una novità?
«È un’importante novità perché la sinergia di tutte queste figure che lottano, che lottiamo, contro la violenza di genere è utile proprio per affrontare questo problema a 360 gradi. Quindi ci permetterà, speriamo di supportare queste donne e questi minori che continuamente subiscono tale violenza».
Luisella Paola Fenu è il Procuratore capo del Tribunale dei minori di Sassari e ha una visione particolare, quella dei minori a rischio.
Perché è urgente educare su questi temi già i bambini?
«I minori, i bambini e i ragazzi devono essere educati da quando sono piccoli al rispetto dell’altro e in particolare anche al rispetto della madre, della sorella, dell’amica e della fidanzata, poiché se non si insegna loro già dalla giovane età, arriveranno alla loro età adulta e commetteranno dei reati, che poi vediamo e leggiamo su tutti i giornali. Quindi bisogna lavorare dapprima all’educazione, ma bisogna anche educare loro alla solidarietà, alla comprensione e a captare nelle persone che ci sono vicine, se ci sono dei segnali di pericolo. Molto spesso vedere un gesto, sentire una parola o vedere un’amica o un amico che racconta qualcosa di brutto della propria famiglia, può essere un segnale. Quindi io dico sempre, soprattutto per gli ultimi eventi che si sono verificati, che tutti noi dobbiamo stare attenti, devono stare attenti anche i maestri, le maestre, i professori di qualsiasi scuola. Captare quel disagio che potrebbe provenire dalla famiglia è importante, lavorare sulla prevenzione è fondamentale, ma soprattutto lavorare sull’informazione e sulla rete di conoscenze».