Dati societari
L’Ortobene
Piazza Vittorio Emanuele 8
08100 Nuoro
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Autorizzazione del Tribunale
di Nuoro n. 35/2017 V.G.
CRON. 107/2017 del 27/01/2017
C.F. 93003930919
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Direttore Responsabile:
Francesco Mariani
Con le festività è arrivato il tempo del riposo. Tempo che per i vari impegni familiari e sociali, spesso manca e a volte sembra non bastare mai. «Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo». Quanto riportato nel Qoelet (un Libro della Bibbia), può essere, forse impropriamente, usato per ricordarci che esistono tempi da rispettare anche per il nostro benessere. Tanta saggezza ha oggi un “riconoscimento scientifico”: la Cronobiologia, una nuova e complessa branca della Biologia, che studia i ritmi che influenzano i sistemi biologici. Il nostro corpo, infatti, funziona in modo “ritmico”: il respiro e il battito cardiaco seguono un ritmo regolare, abbiamo sonno e fame, più o meno, alla stessa ora del giorno. Questo dipende sicuramente da eventi esterni (sociali e lavorativi), ma anche da fattori “interni” molto complessi. Il “cronotipo”, uno di questi, è la predisposizione, anche genetica, a svolgere attività quotidiane in un dato momento della giornata.
Un esempio riguarda il dormire, alcune persone si svegliano presto senza fatica (le “allodole”), altre sono più produttive di notte (i “gufi”). Ciò dipende anche da un “orologio interno”, posto nel cervello, vicino ai nervi ottici e da tanti orologi periferici situati nei vari organi, che regolano tutti i processi vitali, variando come un vero orologio al susseguirsi delle ore. La loro sincronizzazione ritmica è molto complessa e permette al corpo di svolgere al meglio le sue funzioni. Oggi sappiamo che ogni organo segue un proprio orologio, sa “che ora è”, scambia informazioni con gli altri organi e l’orologio centrale e raggiunge la massima attività in un’ora precisa a cui segue una fase di riposo. Ad esempio, il fegato si prepara alla digestione all’ora dei pasti ed in relazione agli stimoli luce/buio. Il fattore che più agisce sull’orologio interno è proprio la luce, soprattutto quella solare, un importante regolatore (anche attraverso la produzione di sostanze quali la melatonina), dei vari ritmi del nostro corpo in particolare di quelli circadiani (dal latino “circa dies”), ossia quei ritmi con una durata di 24 ore. Questi ritmi (il ciclo sonno-veglia, la temperatura corporea, la pressione sanguigna, l’appetito ecc) sono i più studiati e insieme ad altri di durata inferiore e superiore, sono in grado di regolare le funzioni del nostro corpo adattandole in maniera perfetta all’alternarsi del dì/notte e quindi sincronizzandole con i movimenti della Terra responsabili del ritmo del giorno e delle stagioni. Questo ci ricorda che l’uomo dovrebbe vivere sempre in equilibrio con l’ambiente che lo circonda. Altri elementi che influenzano i nostri ritmi biologici sono il cibo e l’esercizio fisico.
Anche se la cronobiologia è una disciplina relativamente giovane sappiamo che il corpo funziona meglio seguendo uno stile di vita regolare. I ritmi circadiani, infatti, si possono facilmente alterare e desincronizzare con ripercusioni sullo stato di benessere e, se protratti nel tempo, sulla salute. Tutti abbiamo esperienza di una maggior stanchezza e irritabilità all’alternarsi dell’ora solare a quella legale. Chi viaggia all’estero e incontra uno o più fusi orari, sente l’effetto del jet-lag. Chi lavora di notte sa quanto sia difficile recuperare realmente un pò di riposo. A parte questi casi limite, molta attenzione va fatta ad altre situazioni che alterano l’equilibrio interno e che sono però evitabili, ad esempio il cosidetto “jet-lag sociale”, quello che le persone provano quando troppe volte alla settimana cenano e vanno dormire molto tardi, oppure passano diverse ore della giornata davanti a computer e telefonino con eccessiva esposizione alla luce artificiale. Tutte queste situazioni alterano in modo importante i ritmi circadiani con effetti negativi sul nostro benessere psico-fisico. (Continua)