La calcolosi biliare
di Mariantonia Monni
3' di lettura
30 Gennaio 2022

La calcolosi biliare (o colelitiasi) è una malattia caratterizzata dalla presenza di calcoli nei dotti biliari o nella cistifellea (o colecisti). Si tratta di una patologia piuttosto diffusa nella popolazione “occidentale” che interessa soprattutto persone di età media, intorno ai 40-50 anni, più frequentemente il sesso femminile e che può essere molto dolorosa e può causare serie complicanze se non correttamente trattata. La manifestazione più classica di questa calcolosi è la colica biliare, cioè dolori piuttosto importanti localizzati soprattutto a destra, sotto le costole e che interessano anche la regione centro-addominale o la parte posteriore del tronco, vicino alla scapola destra. Il dolore associato alla calcolosi a volte può risolversi in modo spontaneo mentre altre volte può durare anche alcune ore. In alcuni casi i calcoli alla colecisti non danno particolari disturbi e decorrono in modo asintomatico (alcune persone scoprono di soffrirne solo dopo aver eseguito esami per altre patologie), in molti altri danno disturbi poco specifici ad esempio una cattiva digestione, la lingua amara, un brutto sapore in bocca, il senso di peso allo stomaco o dispepsia (cioè una digestione difficile) a cui spesso non si dà importanza e quindi possono far sì che tale patologia venga trascurata. Oltre all’indagine clinica, l’esame che dà conferma della presenza della calcolosi è sicuramente l’ecografia addominale, esame molto semplice e poco invasivo. Se la calcolosi viene trascurata può dare luogo a varie complicanze come ad esempio una pancreatite, cioè una grave infiammazione del pancreas (in alcuni casi proprio questa complicanza può essere purtroppo la prima manifestazione della calcolosi stessa!). Se il trattamento farmacologico non dovesse essere risolutivo o se vi sono altre patologie o possibili complicanze che vanno valutate dal proprio medico curante o dallo specialista, è necessario intervenire chirurgicamente, ad esempio con una colecistectomia (cioè la rimozione chirurgica della colecisti contenente i calcoli).

I soggetti che hanno avuto l’asportazione della colecisti possono vivere senza di essa, ma ovviamente è meglio preservala il più possibile, in quanto essa è coinvolta nella produzione della bile e nella digestione dei grassi ed è quindi è fondamentale fare prevenzione. Tra i fattori di rischio predisponenti la calcolosi ci sono: il sesso femminile, l’età e la familiarità. Tali situazioni non possiamo modificarle, ma vi sono anche altri aspetti, assolutamente controllabili, come l’obesità, l’ipercolesterolemia o alcune patologie metaboliche e più in generale alcuni comportamenti e stili di vita scorretti, come per esempio un’alimentazione molto ricca di zuccheri raffinati e di grassi “cattivi”, che possono essere dei veri e propri fattori “scatenanti”. In questo caso, come in molti altri, pertanto un’alimentazione scorretta può contribuire alla genesi o alla “slatentizzazione” (rivelazione) della patologia e, per contro, un corretto stile alimentare può essere fondamentale per la prevenzione!

Vi ricordo che queste informazioni hanno uno scopo esclusivamente informativo e in nessun caso possono sostituire diagnosi e trattamento personalizzati che solo il rapporto diretto con il proprio medico possono assicurare. Quindi qualunque disturbo, segnale o sintomo vanno sempre riferiti al proprio medico che rimanderà allo specialista.

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