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L’Ortobene
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Autorizzazione del Tribunale
di Nuoro n. 35/2017 V.G.
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Direttore Responsabile:
Francesco Mariani
Il 21 settembre scorso si è svolta la “Giornata Mondiale dell’Alzheimer”, istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Alzheimer’s Disease International (ADI), giornata che ogni anno riunisce in tutto il mondo malati, familiari ed associazioni.
Il morbo di Alzheimer, la forma più comune di demenza senile è caratterizzato da un progressivo declino della memoria e di altre funzioni cognitive ed è considerata una malattia estremamente invalidante poiché implica, per il paziente che ne è affetto, una difficoltà sempre maggiore nel condurre le normali attività quotidiane.
Si stima che nel mondo le persone affette da Alzheimer e da altre demenze siano circa 36 milioni, di cui un milione solo nel nostro Paese (600 mila solo con Alzheimer), numeri purtroppo destinati ad aumentare drammaticamente nel giro di pochi anni.
Si tratta di una vera emergenza sanitaria, spesso “dimenticata”, ancora di più in questi due anni di pandemia, che investe e travolge non solo i malati ma anche le loro famiglie.
L’esordio della malattia è insidioso e spesso la diagnosi non è tempestiva in quanto, a volte, può essere confusa con il fisiologico decadimento tipico dell’età avanzata.
Si tratta di una malattia estremamente complessa, con fattori di rischio e cause differenti (alcune ancora sconosciute), ma dove uno stile di vita, il più possibile salutare, può aiutare a prevenire varie situazioni patologiche “peggiorative”, spesso presenti in età avanzata che influiscono negativamente sulla qualità di vita dell’anziano in generale e ancor di più se malato di Alzheimer.
Lo stile di vita infatti gioca un ruolo importante nell’insorgenza di varie malattie comprese quelle neurodegenerative; sappiamo infatti che un regime
alimentare povero di zuccheri semplici e raffinati, di sale, di grassi saturi e acidi grassi “trans” (quest’ultimi contenuti in molti prodotti industriali) e di proteine animali ha un effetto protettivo sulle cellule del nostro cervello, i neuroni.
D’altro canto, il consumo regolare di cereali integrali, frutta, verdura e legumi, sono utili per il corretto funzionamento di tutte le cellule del nostro corpo e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari (fattore peggiorativo nelle malattie neurodegenerative) e quindi devono essere sempre presenti nella nostra alimentazione. Un ruolo altrettanto importante è quello svolto dalla frutta secca e frutti oleosi, ricchi di acidi grassi “buoni”.
La regolare attività fisica ugualmente esercita svariati effetti positivi tra cui quello di migliorare la circolazione sanguigna e rendere così più adeguato l’apporto di ossigeno e glucosio alle cellule nervose. Ancora una volta è bene ricordare come una giusta alimentazione e uno stile di vita sano sono fondamentali per la nostra salute e per la prevenzione delle malattie!
Vi ricordo che queste informazioni hanno uno scopo esclusivamente informativo e in nessun caso possono sostituire diagnosi e trattamento personalizzati che solo il rapporto diretto con il proprio medico possono assicurare.
Quindi qualunque disturbo, segnale o sintomo vanno sempre riferiti al proprio medico che rimanderà al medico specialista.