Una sana alimentazione è un valido alleato anche in gravidanza. Periodo molto delicato per la donna, caratterizzato da importanti cambiamenti fisici e psicologici e da un alternarsi di sentimenti opposti: ansia, timori, gioia, attesa e aspettative. In gravidanza è necessario seguire una buona alimentazione sia per preservare la salute della donna (pensiamo, durante e dopo il parto, al rischio di diabete gestazionale o di gestosi) e ovviamente quella del nascituro, poiché contribuisce al fisiologico sviluppo di quest’ultimo, al miglior esito del parto ed alla prevenzione di varie problematiche neonatali. L’alimentazione in questo periodo non differisce molto dallo stato pregravidico, ma necessita di alcune precauzioni. Ad esempio, poiché aumenta il fabbisogno calorico è necessario introdurre maggior energia, ma è scorretto affermare che “si deve mangiare per due”! L’aumentato fabbisogno varia da donna a donna e da fattori quali il peso e Bmi pregravidico (è consigliabile iniziare una gravidanza in condizione di normopeso) e la fase gestazionale. Di solito nel 1° trimestre il fabbisogno calorico non necessita di grandi aumenti (se non nelle donne sottopeso), l’aumento è invece necessario a partire dal 2° e quindi 3° trimestre, a causa della maggior crescita fetale. In gravidanza è quindi normale un aumento di peso. Tale aumento non deve essere eccessivo perché influirà sull’andamento della gravidanza stessa, sul parto, sul peso e salute del bambino e può contribuire all’insorgere di patologie quali diabete, ipertensione e complicanze ostetriche. In gravidanza aumentano anche i fabbisogni di alcuni nutrienti, che spesso è necessario integrare, come proteine, calcio, ferro, acidi grassi essenziali e vitamine (ad esempio l’acido folico, da assumersi già prima del concepimento, per evitare malformazioni come spina bifida e anencefalia). 

Durante la gravidanza, in particolare nel 1°trimestre si possono presentare per i cambiamenti ormonali, disturbi dell’apparato gastro-intestinale che di solito tendono a regredire spontaneamente, ma che se trascurati possono dare carenze nutrizionali. In caso di “bruciore di stomaco” (particolarmente frequente), può essere utile frazionare i pasti e non bere troppo ai pasti. Ancora, se presente nausea e/o vomito può aiutare iniziare il pasto con un cibo secco, asciutto e amidaceo (pane), evitare alimenti grassi oppure farsi aiutare nella preparazione dei pasti per ridurre alcuni stimoli (odori, suoni, ecc.). In caso di stitichezza (frequente nell’ultimo periodo) è utile consumare più acqua e fibre, limitando le verdure che possono creare meteorismo.

Infine, in gravidanza è necessario seguire alcune raccomandazioni nella preparazione e consumo di cibi, per evitare infezioni gravi quali toxoplasmosi, listeriosi e salmonellosi. In particolare è bene lavarsi le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti. Frutta e verdure (anche le insalate già pronte), vanno sempre consumate dopo accurato lavaggio. Non consumare cibi crudi né carni crude conservate (come prosciutto e insaccati), né uova crude o poco cotte e fare attenzione ai prodotti a base di uova (crema, gelati, zabaione ecc.) di cui non si sa la provenienza. Consumare latte pastorizzato o Uht e non mangiare formaggi o derivati da latte crudo. Proteggere sempre i cibi dalla infestazione di insetti e altri animali. Evitare le contaminazioni tra cibi crudi e cotti. Eliminare le bevande alcoliche e il fumo di sigaretta. Molto importante è, inoltre, un giusto supporto e sostegno psicologico e sociale per le neomamme. La gravidanza è un evento fisiologico, non una malattia, che necessita dei giusti controlli medici e di una corretta alimentazione per proteggere la salute del bambino e della madre, strettamente legate e dipendenti.