La comunità del Seminario Vescovile di Nuoro
Seminario, l’invito alla preghiera mensile per le vocazioni
di Redazione

7 Ottobre 2024

2' di lettura

Il Seminario Vescovile di Nuoro è sempre stato un luogo significativo per la Diocesi e ancora vuole continuare ad esserlo. Anche quest’anno, come fatto in passato da don Luciano e da chi lo ha preceduto, io, don Federico e i ragazzi, vorremmo iniziare il cammino del seminario dando importanza a quella che è la cosa più preziosa per la nostra realtà: la preghiera. Ed in particolare modo la preghiera per i seminaristi e per le vocazioni. 

Oltre alla preghiera del Vescovo, dei confratelli, delle consacrate e dei consacrati, è indispensabile per noi anche la preghiera dei tanti fedeli che in ogni parrocchia pregano per il Seminario e per le vocazioni, diventando attraverso di essa parte integrante ed indispensabile della nostra famiglia. Vogliamo quindi continuare ad avere uno speciale legame con il gruppo delle zelatrici, bellissimo dono per la nostra diocesi e in modo speciale per il nostro seminario che sempre è felice di incontrare loro e tutte quelle persone che con la loro preghiera rafforzano i passi dei ragazzi e chiedono al Padre che tanti altri possano interrogarsi sul disegno di Dio nella loro vita. Il Seminario, grato per la presenza costante negli anni di uomini e donne che spendono un po’ del loro tempo per la causa delle vocazioni, vuole ancora rispondere alla richiesta di Gesù: «La messe è tanta ma sono pochi gli operai, pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe». 

Certi che da ogni comunità si solleva il desiderio e la preghiera per nuove vocazioni di speciale consacrazione rinnoviamo l’invito all’incontro mensile e in speciali periodi dell’anno che si svolge in Seminario. Invitiamo pertanto le zelatrici, e quanti vorranno unirsi con noi in preghiera, al primo incontro che si terrà in seminario il 17 ottobre alle ore 17.00. Sarà anche l’occasione per conoscerci personalmente ed iniziare così il nostro cammino diocesano. 

Don Paolo, don Federico, Antonio, Giovanni, Antonio e Daniele

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