31 Luglio 2024
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Lo stato di emergenza regionale in relazione alla situazione di deficit idrico in atto nel territorio regionale è stato dichiarato ieri dalla Giunta regionale nel corso di una seduta appositamente convocata dalla presidente Alessandra Todde. Lo scopo del provvedimento, che resterà in vigore sino al prossimo 31 dicembre, è quello di poter mettere in atto i necessari interventi per la gestione dell’emergenza attraverso ordinanze di protezione civile, adottate dalla Presidente della Regione, in deroga alla normativa regionale.
La delibera stabilisce che, con separati provvedimenti, si procederà allo stanziamento di ulteriori adeguate risorse per la gestione dell’emergenza in atto, rinviando a successive ordinanze di protezione civile la ripartizione delle risorse medesime tra i soggetti competenti sulla base delle analitiche quantificazioni dei fabbisogni.
Le direzioni generali dell’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna, dei Lavori pubblici, della Protezione civile e dell’Agricoltura, ciascuna per quanto di competenza, predisporranno ora una specifica relazione tecnico illustrativa necessaria per attivare, qualora ne ricorressero i presupposti, la richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri per la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.
«Sulla base delle informazioni e dei dati, anche climatologici, disponibili e delle analisi prodotte dai competenti uffici, che identificano uno scenario in atto che può evolvere in una condizione emergenziale, e allo scopo di assicurare maggiore efficacia operativa e di intervento in relazione al rischio derivante da deficit idrico – ha spiegato la presidente Alessandra Todde – vi è l’urgenza di ricorrere a prime e immediate misure di mitigazione del rischio volte a contenere gli effetti della crisi idrica in atto, che richiedono l’attivazione di procedure straordinarie come quella della dichiarazione dello stato di emergenza. In questo modo – ha spiegato Alessandra Todde – saremo in grado di mettere in atto i primi interventi urgenti, che adotteremo attraverso ordinanze di protezione civile, anche in deroga alla normativa in vigore».
«Bene ha fatto la Giunta Todde ad approvare oggi la dichiarazione di stato di emergenza regionale per siccità che sta interessando diversi territori della Sardegna e a prevedere inoltre lo stanziamento di risorse straordinarie per affrontare la crisi. Ora la Regione ci coinvolga rapidamente per aggiornarci su quali sono stati gli esiti della delimitazione territoriale dei Comuni interessati dal fenomeno o, qualora non siano stati ancora completati, come si intende procedere per definirli in tempi celeri». Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele, nel commentare la delibera approvata ieri pomeriggio in viale Trento a Cagliari. «Siamo pronti a sederci ai tavoli regionali – ha proseguito Mele – già da subito per definire gli interventi finanziari e di somma urgenza a sostegno delle aziende agricole e affinché si possa lavorare quanto prima nell’individuare i progetti infrastrutturali utili a risolvere le criticità che vanno dalle perdite delle condotte idriche, spesso sopra il 50%, alla interconnessione tra le dighe della Sardegna. Non è più accettabile che invasi quasi vuoti non possano riceve l’acqua da invasi, vicini poche decine di chilometri, che superano l’80% di riempimento, come sta accadendo questa estate tra il Maccheronis di Torpè e Pedra ‘e Othoni sul Cedrino», ha concluso il presidente regionale di Confagricoltura.