Speciale Gmg. Il diario
di Redazione

28 Luglio 2023

15' di lettura

Il diario dei pellegrini

Nei giorni della Gmg, in questa pagina, i protagonisti racconteranno giorno dopo giorno il pellegrinaggio, realizzando un diario online perché non si dimentichi la forte reciprocità tra loro – i quali riserveranno negli zaini spazio per portare le nostre preghiere – e noi che dalla Sardegna potremo assicurare affetto e vicinanza spirituale.


UNDICESIMO GIORNO

Stamattina ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione con calma, aspettando che la nave attraccasse finalmente in Sardegna. Scesi dalla nave, ci siamo diretti immediatamente verso Galanoli, dove tutto è iniziato, per concludere il nostro lungo viaggio. Lì ci aspettavano i parenti, venuti a riprenderci per tornare a casa. Qui, ci siamo abbandonati a saluti e abbracci, consapevoli del fatto che la fine di questa esperienza non è che l’inizio di una nuova grande avventura nella vita di tutti i giorni: noi non siamo gli stessi di quando siamo partiti, le amicizie nate qui non si esauriscono, ma cresceranno e matureranno, perché nate dalla condivisione di un viaggio unico, e ora, per riprendere le parole del Papa, ciò che ci resta da fare è rialzarci, essere testimoni della luce che portiamo dentro di noi, e avere il coraggio di metterci in cammino, saper donare questa luce e seguire il sogno che Dio ha su noi


DECIMO GIORNO

Oggi abbiamo impegnato la giornata nel rientro da Madrid verso Barcellona. Dovendo questa volta arrivare in tempo per prendere la nave, che imbarcava alle 18.30, per arrivare in orario siamo dovuti partire alle 6.30 dall’ostello, distrutti e stanchissimi. Avendo però davanti a noi dodici ore di pullman, abbiamo potuto recuperare il sonno perso, senza togliere a questo tempo i bei momenti che nascono dal viaggiare insieme, le chiacchierate e le riflessioni.
Arrivati a Barcellona e saliti sulla nave che ci porterà a casa, ci è stata data a disposizione una sala dove poterci accampare e passare la notte. Alle 21.30, abbiamo celebrato la Santa Messa. È stato l’inizio della conclusione di questo viaggio. Ci siamo ritrovati lì, bella stessa nave, le stesse persone di dieci giorni fa, ma con alle spalle un’esperienza indimenticabile che ci ha uniti e cambiati. Qui abbiamo avuto modo di confrontarci e ringraziarci gli uni gli altri, per l’opportunità che abbiamo potuto cogliere, per i sacerdoti che hanno permesso tutto questo, gli autisti, e tutte le persone che in questo viaggio hanno avuto un ruolo importante per ciascuno di noi. Farlo durante la Santa Messa ci ha permesso di affidare al Signore tutti i nostri pensieri e le nostre riflessioni, ringraziando di averlo potuto incontrare in questi giorni.
Il resto della serata è trascorsa con allegria e scambi: a bordo con noi c’erano tantissimi italiani e sardi, anche loro di ritorno dalla GMG. Non ci siamo sentiti e non siamo stati mai soli.


NONO GIORNO

Trascorsa l’ultima notte in palestra a Bombarrall, siamo ripartiti per il lungo viaggio verso Madrid dove nelle ore di strada abbiamo dormito data la grande stanchezza. Siamo arrivati a Madrid in tarda serata, ci siami sistemati nelle camere e siamo andati a cena. Dopo la cena siamo usciti a passeggio per le vie di Madrid, ricche di luci, musica e gioia. Abbiamo ancora condiviso questi momenti, ritagli di tempo preziosi che ci hanno aiutato a conoscerci a vicenda e a sperimentare sempre di più un’amicizia autentica, nonostante qualche incomprensione, che tuttavia è servita a correggerci e a migliorarci.



OTTAVO GIORNO

Oggi, dopo esserci ripresi dalle due intense giornate di GMG, abbiamo scelto di non ripartire subito, ma di dedicare la giornata a visitare la città di Lisbona, svuotata dopo aver accolto i giovani di tutti il mondo.
Abbiamo scelto di dividerci, poiché in 180 muoversi sarebbe stato difficile, e ognuno di noi ha scelto di visitare ambienti diversi della città. C’è stato chi si è dedicato alla visita dello stadio del Benfica; chi ha scelto di visitare il Giardino Zoologico, che ospita circa 2000 animali; chi invece ha avuto modo di vedere i monumenti principali della città, dalla casa natale di Sant’Antonio, la cattedrale e alla Torre di Belem e il Monumento alle Scoperte, che si affaccia sull’oceano. Tutte queste atrattive le abbiamo visitate, chi tramite una macchina d’epoca molto carina con su una guida, chi utilizzando i mezzi pubblici, tra cui il tram 28, mezzo storico e attrazione della città. Così, siamo riusciti a visitare le attrattive principali, meravigliose, ricche di storia e di patrimonio artistico e culturale.
La giornata è passata in fretta, e, anche se tra gli altri, lo scopo era anche quello di riposarsi, sembra quasi che questa parola sia a noi sconosciuta, e infatti siamo tornati verso Bombarrall la sera, tardi, distrutti e pronti a ricaricarci, prima delle ore di pullman che ci aspettano domani mattina. La città di Lisbona è stata una sorpresa, che, visitandola liberamente, abbiamo avuto modo di apprezzare con gioia.


SETTIMO GIORNO

Dopo la meravigliosa veglia trascorsa con il Papa, abbiamo passato la notte al Parque Tejo. La mattina ci siamo svegliati insolitamente, con una sveglia molto movimentata, con canzoni da discoteca messe da un Dj sacerdote. Dopo questo risveglio molto divertente, abbiamo assistito alla Messa del Papa. Una celebrazione meravigliosa, abbellita dal coro con meravigliosi canti e preghiere, con la presenza grandissima di molti sacerdoti, vescovi e il mare immenso di fedeli. Qui tutti ci siamo sentiti uniti sotto il nome di Gesù e sotto la sua Croce. Ci siamo scambiati la pace come vero segno di fratellanza, rialzandoci e senza aver paura di andare avanti ma affidandoci a Dio e alla nostra Madre Celeste, come ha ricordato il Papa nell’omelia, per camminare insieme secondo uno spirito sinodale e di fratellanza.
Dopo la messa, abbiamo pranzato e siamo ripartiti verso Bombarral, dove continueremo a stare per la notte di domani. Sfiancati e sfiniti, ci siamo ristorati con una bella doccia calda e abbiamo mangiato la pizza, fra canti, balli sardi, condividendo la nostra tradizione sarda anche con altri ragazzi italiani, precisamente romani, lì presenti. Abbiamo allargato ulteriormente il cerchio delle nostre amicizie, come abbiamo allargato il cerchio del ballo sardo, dove si uniscono cuori, passi e sorrisi.


SESTO GIORNO
Ha inizio la prima delle due giornate più intense di questa GMG. Siamo arrivati già al sabato, e dalla mattina ci siamo incammonati verso il Parque Tejo, assieme ad altre migliaia di giovani.
Tutto procedeva in modo sereno, compreso il giro nella capitale (tra le altre cose, abbiamo avuto modo di visitare Casa Italia), ma ecco che siamo stati informati di una temporanea chiusura della Linea della Metropolitana. Stanchezza, fame, caldo, tutte componenti di quest’imprevisto. Ma la gioia degli altri giovani è diventata forse anche la nostra gioia, e dunque abbiamo provato ad alleviare le fatiche con canti e balli.
Dopo un’odissea di tram e metropolitane è arrivato il momento dell’interminabile camminata, culminato finalmente con l’arrivo nel settore del Parco. Qui abbiamo iniziato ad accamparci, e a trovare un posto per la veglia e la Messa della Domenica. L’ora è volata e nei colori del tramonto, il Papa si è avvicinato al Parco per iniziare la Veglia di preghiera.
Il discorso del Papa è stato preceduto da uno spettacolo entusiasmante, i droni ci hanno infatti presentato le parole chiave che ci hanno accompagnato durante la serata, e la musica ci ha fatto emozionare, preparandoci a un momento importante di grande riflessione e preghiera. Il Papa ci ha voluto ricordare che nella vita bisogna essere come Maria, la quale, nonostante nessuno l’avesse obbligata e nonostante fosse incinta, alla notizia della gravidanza della cugina Elisabetta, è voluta andare lo stesso a farle visita. Tutto questo per dirci che nella vita nulla ci viene dato a prescindere, ma che per raggiungere i nostri obiettivi è importante sacrificarsi. Il Santo Padre ci ha ricordato che molte volte ci ritroviamo a non avere voglia di fare niente, molto spesso preferiamo prendere scorciatoie piuttosto che impegnarci per raggiungere i nostri obiettivi. Maria si è alzata e guidata dall’amore che ha nei confronti della cugina e nonostante le difficoltà è voluta andare da lei. Perciò, come Maria, dobbiamo alzarci e lasciarci guidare dall’amore per Gesù. “Alzati” e “seguimi”, queste semplici parole ripetute durante il discorso del Papa e proiettate nel cielo ci vogliono ricordare che l’amore per Gesù deve superare ogni limite e ogni ostacolo che ci impedisce di poter vedere il nostro cammino.
“Nella vita niente è gratis, tutto si paga. Solo una cosa è gratuita: l’amore di Gesù”.
Al termine della giornata, accampati, abbiamo dormito come meglio potevamo, tra uno zaino e un sacco a pelo, insieme al milione e mezzo di persone, uniti tutti dalla stessa fede in Dio.


QUINTO GIORNO

La mattina l’abbiamo trascorsa a Fatima partecipando alla messa degli italiani presieduta dal Card.Cantoni. Dopo la messa siamo ripartiti per Lisbona direzione Bombarral dove ci siamo accampati per la notte nella palestra che ci ospiterà per i prossimi giorni. Dopo la sistemazione ci siamo recati a Lisbona per la Via Crucis con il Papa. Esperienza meravigliosa dove il mondo intero è stato convocato a seguire Gesù nelle ultime ore della Sua Vita, il tutto abbellito da delle splendide coreografie che rappresentavano ogni stazione, e la Croce a loro seguito. Dopo aver pregato ci siamo recati a cena in gruppi divisi, abbiamo girato la città di Lisbona condividendo sempre la nostra gioia e stando insieme.


QUARTO GIORNO

Oggi, appena svegli, per cercare di guadagnare tempo, siamo partiti subito lasciando alle nostre spalle Madrid, diretti verso Fatima.
Arrivati intorno alle 19.00 (ora locale, nel viaggio abbiamo guadagnato un’ora rispetto all’Italia) abbiamo potuto visitare il santuario mariano, assistendo anche all’arrivo di tanti altri giovani. Alle 21, ci siamo tutti riuniti alla Cappella delle Apparizioni, per partecipare alla fiaccolata organizzata per i pellegrini della GMG. Qui, abbiamo avuto modo di sperimentare il vero senso della GMG, che ancora ci sembrava lontana. Essere lì, con tantissimi giovani, provenienti da tutto il mondo, e partecipare tutti insieme, in varie lingue diverse, ci ha fatto comprendere e realizzare lo scopo del nostro viaggio: stare e crescere insieme all’insegna della fratellanza e dell’amicizia.
Anche per la notte siamo entrati nel vero stile della GMG e del vivere insieme: appena arrivati a Fatima infatti, sembrava dovessimo dormire fuori dal santuario, accampati e cercando in tutti i modi di ripararci dal freddo della notte, ma dopo la fiaccolata, abbiamo ricevuto la notizia di aver ricevuto una sistemazione. A differenza degli altri giorni, dove siamo stati in ostello, questa volta abbiamo dormito in un camerone, nei nostri sacco a pelo e con lo stretto necessario, tutti insieme, imparando a condividere con tutti le nostre gioie e le nostre difficoltà.


TERZO GIORNO

La giornata di oggi può essere riassunta in due parole: viaggio e conoscenza. Il viaggio per la città di Madrid è durato molte ore, estenuanti si, ma nonostante questo abbiamo saputo impiegarle molto bene nel sonno per recuperare le forze, chi ascoltava musica e chi nel mentre giocava a carte. Arrivati a Madrid ci siamo sistemati in ostello e la sera dopo la cena, siamo usciti a visitare la meravigliosa città di Madrid, immortalando i momenti più significativi e divertenti e fotografando i maestosi monumenti ed edifici immensi, ricchi di storia e di bellezza artistica.
Abbiamo anche cantato e ballato per le vie della città, coinvolgendo chiunque fosse con noi, piccoli e grandi, italiani e non.
Così abbiamo concluso la serata mangiando qualche cosa, stando insieme e condividendo la nostra gioia gli uni cogli altri.


SECONDO GIORNO

Oggi abbiamo passato la giornata in nave, dove abbiamo avuto modo di conoscere di più i nostri compagni di viaggio e recuperare le forze. Abbiamo cantato insieme, per impegnare le lunghe ore di traversata, coinvolgendo anche gli altri passeggeri.
Durante la mattinata abbiamo anche vissuto l’esperienza della Santa Messa, non solo con i ragazzi e i sacerdoti delle nostre due diocesi, ma anche con quelli della diocesi di Ozieri, insieme nella preghiera.
Tra riposo, balli insieme e nuove conoscenze, le 14 ore e mezzo sono trascorse con un po’ di ansie, ma soprattutto felicità.
Arrivati a Barcellona, ci siamo spostati nell’ostello poco lontano, dove abbiamo concluso la giornata in piscina e in condivisione.


PRIMO GIORNO

Sentimenti e pensieri durante la GMG 2023: Primo giorno: Partenza, pronti, con gli zaini in spalle e tanta ansia mista a gioia e curiosità di scoprire nuovi luoghi e conoscere nuove persone, ci siamo incontrati nel centro di spiritualità di Galanoli per ricevere il mandato dal Vescovo Antonello. Successivamente abbiamo vissuto un momento di spiritualità insieme accompagnati dalla figura di Maria che si affretta a fare visita a sua cugina Elisabetta, la quale piena di gioia esulta alla sua presenza. Dopo la pizzata insieme, siamo partiti per Porto Torres, fra canti, sonno e stanchezza, ma con il cuore pieno di gioia e con la voglia di intraprendere un cammino di crescita spirituale e morale.


Prima della partenza.

Più di 180 «Eccomi» da parte degli adolescenti delle Diocesi di Nuoro e di Lanusei, pronti come e con Maria ad «alzarsi» e a «partire in fretta» per raggiungere Lisbona e incontrare Francesco nei primi giorni del prossimo mese di agosto. Una bella rappresentanza che fa onore alle nostre chiese locali e si rivelerà di sicuro un grande investimento nell’evangelizzazione del nostro territorio, perché inevitabilmente rientreranno dalla Gmg come testimoni delle «grandi cose» donate loro dall’Onnipotente.

In vista dell’imminente partenza, a conclusione di un percorso interdiocesano che ha interessato tutto l’anno pastorale con occasioni di amicizia e momenti di preghiera, i PapaBoys hanno partecipato al pellegrinaggio proposto lo scorso 18 luglio a Villanova Strisaili. Non tanto un allenamento dal punto di vista atletico in previsione dei chilometri da percorrere nella penisola iberica, ma una preparazione spirituale all’evento mondiale con centinaia di migliaia di coetanei provenienti da tutte le nazioni. Il Vescovo Antonello, a questo proposito, rivolgendosi ai partecipanti, ha voluto spiegare «la differenza tra un viaggio e un pellegrinaggio», spronandoli a saper leggere nella vicinissima e straordinaria esperienza l’immagine del «cammino della vita con tutta la Chiesa verso la meta che è Cristo».

La giornata ha avuto inizio alle 10 nel bosco della cittadina ogliastrina, con un’accoglienza e una breve liturgia di benvenuto. Valentina Pani, responsabile dell’ufficio per la Pastorale sociale della diocesi di Lanusei e membro dell’equipe di riferimento che accompagnerà i giovani in Portogallo, ha spiegato quanto sia importante che i partecipanti possano rafforzare la conoscenza vicendevole prima di imbarcare: «L’obiettivo della giornata del 18, coerente con tutte le tappe condivise dalla fine del 2022, è quello di riconoscersi veri fratelli, amici nella fede». Un traguardo che già dà i suoi frutti: «Sono ragazzi che dimostrano tanta disponibilità e non nascondono il loro entusiasmo – ha proseguito Pani – nonostante comprensibili timori: la loro età media è di 16 anni, per la maggior parte si tratta della prima Gmg, le alte temperature spaventano un po’ e comunque parliamo di un viaggio di 10 giorni».

Infatti, i nostri amici partiranno da Porto Torres nella notte tra il 31 luglio e l’1 agosto, ritrovandosi alla vigilia nel Centro Antonia Mesina di Galanoli per ricevere il mandato dal loro pastore, monsignor Mura. In attesa dell’arrivo del Papa visiteranno Barcellona, Madrid e Fatima e dopo il 6, nell’itinerario di rientro, ancora tappa a Madrid e Barcellona.

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