Il palazzo dell’ex Provveditorato futura sede della “Residenza per studenti” (photo by Franco Colomo)
Studentato, non sarà un’apertura imminente
di Franco Colomo

28 Settembre 2024

4' di lettura

Nell’agosto scorso abbiamo cercato di tirare le fila della vicenda riguardante la realizzazione di una “Residenza per studenti” nell’immobile dell’ex Provveditorato di via Veneto a Nuoro. La data di inaugurazione, data più volte come imminente, è ancora ignota mentre la Provincia continua dal canto suo a suggerire nei propri comunicati affidati ad alcuni organi di stampa un generico «a breve» per l’apertura e un ancor più vago «si sta avviando al termine» riguardo al «completamento».

Le date, che riassumiamo per completezza, sono quelle che si evincono dalle delibere dell’Ente: il 18 aprile 2019 l’approvazione del progetto esecutivo; il 2 dicembre 2019 l’aggiudicazione definitiva dei lavori per un importo contrattuale di 1.460.691 euro; l’11 settembre 2023 l’approvazione della variante numero 2 per lavori supplementari; il 12 agosto 2024 l’approvazione della terza perizia di variante (protocollata il 6 agosto 2023). Costo totale raggiunto, esclusi gli arredi, pari a 2 milioni e mezzo di euro.

Alla data dell’11 settembre 2024 si è scritto l’ultimo (per ora) capitolo della storia. La deliberazione numero 127 ha come oggetto «l’approvazione del documento di indirizzo per i lavori di completamento della ristrutturazione dell’immobile destinato a residenza per studenti denominato “Ex Provveditorato” in via Veneto a Nuoro». Si dà atto alla Provincia di avere corretto il nome della destinazione dello stabile, già chiamata “Centro di accoglienza per studenti pendolari”, ma resta il dubbio sulle tempistiche dell’effettivo suo completamento. L’ultima delibera, infatti, mette sul piatto ulteriori 300mila euro per i lavori descritti nel Documento di Indirizzo (DIP) alla progettazione ad essa allegato. Si tratta di alcune pagine che illustrano lo stato attuale dello stabile. I lavori, come detto, sono stati aggiudicati nel 2019 all’impresa Cesi «che, terminati i maggiori lavori nel dicembre 2023, sta terminando le ultime lavorazioni nel settembre 2024. I maggiori tempi – si legge ancora nel Documento – sono legati agli allacci delle nuove utenze idriche e fognarie e di fornitura di energia elettrica». Quanto agli obiettivi ed esigenze da soddisfare si legge: «Nel periodo di esecuzione lavori, in piena pandemia e aggiornamento di prezziari regionali ed aumento dei prezzi di materie prime, sono stati riconosciuti aumenti prezzi per € 150.861,55 per cui, nel rispetto del finanziamento, alcune lavorazioni sono state stralciate e non realizzate. Con questo intervento di completamento e sistemazione degli spazi esterni si devono portare a compimento, tutte le lavorazioni ed opere necessarie alla messa in esercizio della struttura, oltre alla sistemazione degli spazi esterni» (la ripetizione non è nostra ndr). I fabbisogni individuati sono: «Il completamento dei lavori interni edili ed ottimizzazione di quelli impiantistici; la sistemazione degli accessi, degli spazi prospicenti ed a servizio degli accessi». Si tralascia per brevità l’elenco degli interventi ammissibili per ricordare il quadro economico, l’importo totale del progetto è di 300 mila euro.

Mentre si certifica l’incompletezza della struttura ci sarebbe da riflettere sull’opportunità di un progetto integrativo avviato prima che i lavori a cui fa riferimento siano conclusi. La tempistica, infine: «L’incarico – come si legge nel DIP – dovrà essere espletato secondo le seguenti fasi: progetto di fattibilità economica, progetto esecutivo, rispettando il seguente cronoprogramma: progetto di fattibilità tecnico economica 45 giorni dall’affidamento dell’incarico; progetto esecutivo 30 giorni dall’approvazione del progetto di fattibilità economica; procedura gara d’appalto ed esecuzione dell’opera 240 giorni». A fronte di questi numeri ci si chiede come possa essere definita prossima l’apertura della struttura. 

Abbiamo già riportato nella puntata precedente che una volta terminati i lavori resteranno da espletare le fasi di collaudo e affidamento in gestione della “Residenza per studenti”. Non è secondario e non è cosa che si risolve in breve tempo capire chi e come gestirà la struttura e quali costi questo comporti. C’è da credere che le puntate future saranno più d’una. 

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