11 Settembre 2021
3' di lettura
Entravano nel santuario delle Grazie i fedeli nuoresi e quelli venuti dai paesi vicini e si avvicinavano ai banchi sulla sinistra perché padre Ciriaco stava seduto là intento a pregare. Incominciavano a parlargli sedendo al suo fianco e lui ascoltava sorridente, disponibile, attento. Molti venivano perché desideravano ricevere il sacramento della misericordia, ma non è azzardato pensare che sentissero, prima ancora, il desiderio, la necessità di trovare una persona disposta ad ascoltarli, mentre esponevano le difficoltà e i problemi che la vita aveva posto davanti a loro. Padre Bandinu era proprio quella persona che tutti vorrebbero incontrare, “il prossimo tuo” dal quale senti di essere accolto, amato. Lui, ministro di Dio era la rappresentazione umana, reale della vicinanza di Dio all’uomo. Bittese di nascita, nato nel 1939, è stato consacrato nel 1966 e due anni dopo, come membro di quei padri Giuseppini che stanno alle Grazie, era partito missionario per l’America Latina. Risiedeva nella città brasiliana di Curitiba, dove i padri Giuseppini gestiscono la scuola Bagozzi, che prende il nome dal confratello che la fece nascere. La scuola permette a migliaia di giovani – fino a 6000 alunni ogni anno – di ricevere formazione e istruzione, di diventare adulti preparati e autonomi, di trovare un lavoro dignitoso e retribuito, di uscire da quella condizione di inferiorità sociale nella quale, forse, vivevano i loro genitori, di condurre una vita dignitosa. Ebbene, il padre Ciriaco, là a Curitiba, per quasi venti anni è stato il responsabile di quella meritevole istituzione scolastica. Per questo suo lungo e costruttivo impegno il presidente Ciampi ha conferito al padre Bandinu l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. Il nostro padre non solo ha contribuito al riscatto di tanti giovani brasiliani ma ha onorato l’Italia nel mondo. Tornato a Nuoro, presso le Grazie, era dedito alla cura dei fedeli, assieme ai suoi confratelli. Da alcuni mesi però, entrando nel santuario non si scorgeva più la sua figura tra quei banchi a sinistra. Padre Bandinu si era sentito male ed era stato necessario il suo ricovero al San Francesco di Nuoro. La situazione era seria e non c’è stata la ripresa in cui tutti speravano. Dopo alcune settimane è stato dimesso dall’ospedale ma non era possibile, né consigliabile, il ritorno al suo impegno precedente. Adesso si trova nella casa di assistenza per anziani Smeralda, a Padru. Lui che con generosità si curava degli altri, adesso ha necessità che “gli altri” si prendano cura di lui. Ci raccontano i confratelli che è fisicamente provato, ha subito un calo di peso, ma mantiene la sua lucidità. Dicono i Giuseppini che padre Bandinu rappresenta «un punto di riferimento per la gente e per noi». La disponibilità per le confessioni presso il santuario continua. Ora, con la malattia, «il suo sacrificio sacerdotale continua nell’offerta della sua sofferenza per il bene della Chiesa». I fedeli che lo hanno conosciuto e stimato non cessano di sperare nella sua guarigione, nel suo ritorno alle Grazie. Pregano e chiedono questo all’Onnipotente. Tanti, tanti auguri a te, padre Ciriaco. © riproduzione riservata