28 Giugno 2023
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Nuoro - Il vertice sullo stato delle strade al principio dell’estate è ormai un classico necessario per prevenire qualsiasi inconveniente, in previsione anche di flussi turistici che quest’anno si annunciano abbastanza rilevanti.
«Era un vertice necessario – duce il Prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi -, visto che dall’ultimo che è stato fatto a marzo non è successo nulla. Anas ci aveva promesso una serie di interventi che avrebbero un po’ contenuto i disagi stradali e la chiusura di qualche cantiere, in realtà non solo non sono stati chiusi cantieri, ma ne è stato aperto uno nuovo. Oggi siamo riusciti a far ripiegare questo cantiere e forse riusciremo ad aprire alla mobilità stradale qualche chilometro lungo i viadotti alle porte di Nuoro. D’altra parte questi sono interventi comunque assolutamente necessari perché, soprattutto dopo la tragedia di Genova, è importante mettere in sicurezza viadotti, gallerie e strade. Altri ne sono programmati, quindi certamente dovremmo avere un po’ di pazienza, però – sottolinea il Prefetto – contemperare questi lavori anche con il necessario diritto alla mobilità dei cittadini e degli studenti, dei lavoratori delle imprese, e soprattutto in questa zona dove già non c’è la ferrovia».
Per l’Anas era presente l’ingegnere Salvatore Campione. «Noi purtroppo, vista la condizione delle strade, apriamo e chiudiamo continuamente nuovi cantieri. In particolare oggi il focus era sulla 131 dcn dove Anas sta investendo oltre 200 milioni di euro per interventi complessi su viadotti e gallerie. Abbiamo ultimato interventi su 8 viadotti che sono stati riconsegnati all’utenza nei mesi scorsi, altri in prossimità di Siniscola li consegneremo prima dell’esodo estivo. Ce ne sono tanti altri, ci sono particolari difficoltà sui cantieri alle porte di Nuoro. Su quelli riusciremo a ridurre la lunghezza del cantiere, ma non riusciremo a ripiegarli per il periodo estivo quindi i disaggi ci sono.
Però è necessario evidenziare – conclude Campione – che questi interventi sono non postergabili. Se noi non interveniamo si rischia poi essere costretti a chiudere le strade per evitare circolazioni in condizioni di non sicurezza».