Alla luce dell’articolo pubblicato nello scorso numero del settimanale dedicato alla crisi del mercato immobiliare in città dove si contano oltre 500 appartamenti invenduti, il Circolo “Catte” di Nuoro ha voluto segnalare al giornale e ai nostri lettori «alcune incredibili e insopportabili contraddizioni che da decenni affliggono senza soluzione la nostra decadente comunità». Il riferimento è all’emergenza abitativa, a fronte degli immobili invenduti infatti è altrettanto ampia la platea di nuclei familiari in attesa di una casa. Due in particolare i casi eclatanti che il Circolo “Catte” denuncia: «Nella zona di Biscollai esistono immobili costruiti da Area tuttora vuoti, anziché residenze per gli aventi diritto si sono infatti costruiti uffici e locali commerciali tutti invenduti. Si tratta – afferma il Circolo cittadino – di immobili che potrebbero rapidamente essere trasformati in residenze e dare risposte alle numerose famiglie che nella stessa zona occupano garages e sottoscala».

Analoga situazione si è verificata in via Veneto, nella palazzina di fronte alle scuole elementari: «Si tratta della vecchia sede dei Vigili urbani, due piani con diversi appartamenti di Area che furono trasformati in uffici e che dopo decenni di abbandono non sono stati ancora riportati alla destinazione originaria», sottolinea il Circolo “Catte”.

A proposito dell’assunto secondo il quale uno dei motivi principali della crisi di Nuoro sia la mancanza di lavoro, il Circolo “Catte” ha anche censito oltre trenta immobili tra strutture museali chiuse e altri immobili comunali che, diventando luoghi di cultura, potrebbero creare reddito da reinvestire in città.