La professoressa Silvia Casu
“Il cielo” chiude “Locos de Iverru”
di Redazione

28 Dicembre 2024

4' di lettura

Lula - Sabato 28 dicembre alle 18.30, alla Biblioteca Comunale di Lula, chiuderà il Festival Locos. Ilos de Iverru un’altra nuova produzione in Prima Nazionale dedicata al progetto Einstein Telescope di Lula: “Il Cielo”, con testo e regia di Marta Proietti Orzella, in scena con l’Astrofisica Prof.ssa Silvia Casu, accompagnate dalle musiche di Luca Pauselli, scenografie di Elena Musio.

La trama, da cui si sviluppa lo spettacolo, parte dall’incontro di due donne sulla panchina di una fermata di autobus sperduta in aperta campagna, in una sera in cui il cielo è un tappeto di stelle. Silvia è una ricercatrice astronoma che sta rientrando a Luvuleddu, paese interessato dal progetto Europeo “Einstein Telescope”, per ristrutturarsi una casetta ereditata dalla nonna, con la speranza che, l’attuazione del progetto Einstein, possa dargli l’opportunità di lavorare nel suo paese d’origine. Jessica invece è una lavoratrice pendolare in un call center in città alla quale il suo piccolo paese gli sta stretto e non vede l’ora di andarsene a vivere in una grande città. Le loro vite sono molto diverse, così come il loro atteggiamento di fronte a quel cielo spettacolare in cui si incontrano. Il loro incontro sarà il pretesto per affrontare diversi temi femminili, e più in particolare, il rapporto donna-scienza nel tempo, con un excursus sull’importante progetto europeo Einstein Telescope di Lula. Dalla semplice domanda “L’intelligenza ha un sesso?” si svilupperà un viaggio nel tempo alla scoperta di donne che, contro ogni pregiudizio temporale e intellettuale, hanno dato un contributo alla ricerca e alle scoperte dell’umanità. È risaputo che le donne non hanno mai avuto molto spazio nelle materie scientifiche, da sempre un circolo maschile chiuso. Eppure l’astronomia, fin dalla sua nascita, ha permesso alle donne di studiare le scienze e diventare cultrici della materia. All’inizio erano le sacerdotesse votate alla luna, che ne studiavano i movimenti e i cicli, poi furono grandi Astronome, che dovettero nascondere le loro scoperte dietro ai nomi dei loro padri e mariti. Oggi sono donne pioniere che hanno permesso di raggiungere la superficie delle comete. Da sempre hanno osservato il cielo e le stelle e, per questo, sono state o condannate o considerate maghe: dalla greca Aglaonice all’astronoma Margherita Hack, dalla scopritrice di comete Caroline Herschel all’ingegnere spaziale Amalia Ercoli Finzi, le donne si sono sempre occupate dello spazio. Sono state ostacolate in tutti i modi, nella libertà personale e in quella professionale, derubate delle loro scoperte, sfruttate e spesso costrette all’anonimato e al silenzio. Eppure, le studiose dell’Universo, come le altre scienziate, sono riuscite con le loro battaglie a imprimere sviluppi decisivi alla loro disciplina e al progresso dell’Umanità. Il fatto che oggi astronome, ingegnere spaziali e astronaute, siano sempre più numerose, è la prova non che le difficoltà siano finite, ma che la loro volontà non è stata piegata. 

La XV Edizione del Festival Locos. Ilos de Iverru, organizzata da Ilos Teatro in collaborazione con le Amministrazioni di Lula e di Pattada, ha dimostrato di essere una manifestazione capace di portare sul palcoscenico dei due comuni un variegato cartellone di spettacoli che hanno spaziato dal teatro per famiglie al teatro di impegno civile, capace quindi di soddisfare grandi e piccoli. L’ingresso agli spettacoli è a offerta libera e consapevole.

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