
28 Ottobre 2025
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Pasqua, Giovanna e Camilla, tre donne alla guida di “Su Gologone”, struttura ricettiva che sposa innovazione e tradizione. Tre generazioni che interagiscono ognuna col proprio talento e le proprie competenze per offrire il massimo dell’accoglienza.
Varcato l’ingresso dell’hotel ristorante, ad accogliere i visitatori che giungono da tutte le parti del mondo, il silenzio e la bellezza dei luoghi che si rispecchiano nei colori e nei profumi della natura in un rapporto simbiotico fra uomo e ambiente, dove arte e poesia sono la colonna sonora che incanta e cattura.
Pioniere di tanta bellezza il compianto Peppeddu Palimodde che nei primi anni Sessanta ha dotato quei luoghi di un punto di ristoro presso le sorgenti di Su Gologone. Imprenditore illuminato e di grande intuito, scomparso nel 1990, aveva ben capito quale sarebbe potuto essere il futuro di quell’impianto turistico innovativo che andava a realizzare. Al suo fianco Pasqua Salis, icona di classe e di gusto che con la sua presenza avrebbe impreziosito ogni cosa. Sfida vincente per entrambi che hanno saputo proiettare quell’oasi di bellezza nell’Olimpo delle località più ambite.
Dal 1967, a monte di quella struttura sorge l’albergo ristorante “Su Gologone” che noi tutti conosciamo, ideato e curato in ogni minimo dettaglio dall’architetto Giovanni Antonio Sulas.
Gli ambienti, gli arredi, le suppellettili, le opere di Biasi, Cano, Sulas, Ciusa Romagna e della stessa Giovanna Palimodde narrano la sua storia, quella del fondatore, della sua famiglia e di un paese intero. Un passato che si fa presente e orienta il futuro.
Pasqua sovrintende ogni cosa, figura di riferimento e guida sicura. A Giovanna, studi in Italia e all’estero, affermata imprenditrice, dotata di creatività artistica in tutte le sue forme, il merito di aver saputo rendere impareggiabile quella struttura nel coniugare innovazione e tradizione senza stravolgere quanto di identitario la caratterizzava. Cura tutta la parte artistica, segue e realizza le esperienze, comprese le botteghe, i corsi di ceramica, i ristoranti esperienziali, coinvolge particolari figure per realizzare al meglio i suoi progetti come l’organizzazione di una cena immersa in un nuovo contesto, sul monte Corrasi piuttosto che nei loro ristoranti.
Camilla, laurea in Management del turismo in Svizzera, segue tutto ciò che concerne l’organizzazione degli eventi, interni e esterni, in collaborazione con la madre si occupa anche della gestione manageriale. Accanto a queste due maestre, nonna Pasqua e mamma Giovanna, Camilla ha cercato di recuperare quanto di meglio si possa vedere all’estero per poi riproporlo nel contesto locale, rivisitato dalla sua creatività.
Che cosa rappresenta per lei il Gologone?
«Il mio progetto di vita. Ho visto crescere questa attività, sia come volume d’affari che come nome perché i miei hanno saputo creare una destinazione non soltanto un brand. L’ospite non va in un hotel ma a “Su Gologone”. Oggi, consapevole dei sacrifici e dell’impegno di tutta la mia famiglia, cerco di dare il meglio di me stessa per non vanificare quanto finora è stato realizzato».
Cosa la spinge a tutto questo?
«L’amore per questo lavoro dove tutto viene condiviso e portato avanti in un confronto proficuo e collaborativo fra me, mamma e nonna. Penso sia importante dimostrare la forza imprenditoriale fatta a donna da tre generazioni, cioè l’empowerment femminile. Credo nella figura femminile e proprio per questo la maggior parte dei nostri dipendenti sono donne».
Quali obiettivi?
«Una formazione sempre in itinere e una ricerca continua di nuovi mercati anche con la promozione della nostra struttura all’estero attraverso le fiere internazionali che si realizzano ogni anno quando la struttura è chiusa».
Se per Peppeddu la vocazione turistica era imprescindibile dalla valorizzazione del territorio e dal rispetto della natura, bene prezioso da consegnare alle generazioni future, Pasqua, Giovanna e Camilla intendono custodire e portare avanti l’essenza di quell’idea primigenia, in nome e con la stessa passione del fondatore.

