
24 Gennaio 2025
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Sabato 25 e Domenica 26 Gennaio, l’Aifo celebrerà la 72° giornata mondiale dei malati di Lebbra ci sarà una postazione nelle varie parrocchie cittadine e in quelle di alcuni paesi del circondario.
La lebbra è un male antico che ancora affligge l’umanità è ancora endemico nei paesi più poveri privi di risorse sanitarie, economiche e scarsa igiene.I nuovi casi diagnosticati nel mondo (casi rilevati), sono 200.000 all’anno, il 5,7% dei nuovi casi sono bambini, una percentuale ancora alta. Esiste una cura e se la diagnosi è precoce non insorgono disabilità
I Volontari Aifo distribuiranno il miele della solidarietà, il ricavato sarà interamente devoluto ai progetti di cura, prevenzione, riabilitazione dei malati di lebbra e per le azioni socio-sanitarie
Aifo che garantiscono salute, inclusione a migliaia di persone nel mondo.
Le parrocchie della città di Nuoro e di alcuni paesi del circondario ospiteranno i Volontari AIifo con i loro banchetti di distribuzione del miele.
Sabato 25 Domenica 26 dalle ore 10.00 alle ore 20.00, grazie alla gentile concessione della direzione dell’Eurospin, saremo presenti con un banchetto nel punto vendita del Borghetto.
Il tema scelto dall’Aifo per il 2025 è l’abbraccio come concetto che unisce. Lo slogan “Chi è malato guarisce solo se qualcuno lo abbraccia” pone infatti l’accento sulla centralità della persona e non della malattia e sottolinea l’importanza dell’inclusione, della cura e del sostegno per chi è malato, a partire dalle persone colpite dalla lebbra e per tutti coloro che vivono ai margini.
Nonostante appaia molto distante dall’Occidente, la lebbra esiste ancora e rimane un problema di salute pubblica in vari Paesi del mondo. Oggi si trova nella lista delle Malattie Tropicali Neglette (MTN) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e i malati di lebbra sono ancora emblema dell’esclusione sociale, di un isolamento che spesso li condanna alla povertà e alla disabilità.
Nel corso del 2023 sono stati registrati in totale 182.815 casi globali di lebbra con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente, come emerge dall’ultimo rapporto annuale sull’andamento della lebbra nel mondo pubblicato a settembre 2024 dall’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità. La concentrazione delle persone diagnosticate è soprattutto in tre Paesi: India, Brasile e Indonesia. Tra i nuovi casi il 5,7% sono bambini/e (minori di 15 anni), mentre il 39,9% dei casi globali si riscontrano tra le donne. Dai dati raccolti si evince che è ancora in crescita il numero delle persone che presentano gravi disabilità al momento della diagnosi: nel 2023, tra le persone diagnosticate, il 5,3 % presentavano disabilità gravi, di cui il 2,7 %, bambini/e. Ciò indica che, ancora oggi, a causa della scarsa conoscenza dei sintomi della malattia all’interno delle comunità, delle difficoltà di accesso e della scarsa qualità dei servizi di trattamento, la diagnosi avviene tardivamente e in molti casi la persona colpita dalla malattia si presenta già con disabilità fisiche irreversibili e la malattia può essersi già diffusa anche tra i contatti familiari.
Aifo nei progetti che gestisce, segue la Road Map 2021-2030 dell’OMS per il controllo delle Malattie Tropicali Neglette, a sua volta in linea con la Strategia Globale per l’eliminazione della lebbra (Towards zero leprosy, 2021-2030). Il cammino verso un mondo senza lebbra è lungo e presuppone azioni integrate verso l’obiettivo “Tre Zeri”: zero trasmissione, zero disabilità e zero discriminazione. A questo si aggiunge l’importanza della ricerca scientifica, fondamentale per superare le lacune ancora presenti. «Il cammino verso zero lebbra comprende la promozione della ricerca scientifica costruendo il consenso sulle priorità di ricerca della comunità mondiale: vedi il vaccino attualmente nell’ultima fase di sperimentazione e l’identificazione di nuovi farmaci, come il “Telacebec program for leprosy” sostenuto anche da Aifo» dichiara Giovanni Gazzoli, medico AIFO specializzato in malattie tropicali.
Inoltre, per fermare la diffusione della malattia e affinché l’impatto dei programmi di controllo sia duraturo è necessario migliorare la situazione socioeconomica dei Paesi endemici attraverso un approccio globale che agisce non solo sugli aspetti sanitari, ma anche sui determinanti sociali come l’istruzione e l’occupazione stabile. Nello specifico, oltre alla sensibilizzazione e informazione della popolazione, Aifo promuove infatti un approccio multisettoriale che include la riabilitazione fisica e socioeconomica delle persone con disabilità causate dalla malattia e dei loro famigliari.
«Aifo lavora prevalentemente in Paesi dove non esistono diritti, figuriamoci le opportunità, ma il nostro lavoro è creare consapevolezza sui propri diritti, umani e sociali e cercare con ostinata determinazione di creare condizioni di crescita, di autonomia, mostrare a chi è più vulnerabile che ce la può fare. Ecco, questo è il significato della Giornata Mondiale dei malati di Lebbra: cura, ma non solo, formazione, ma non solo, soprattutto capacità di creare opportunità perché chi non lo è mai stato possa sentirsi persona, in grado di gestire la propria vita» ha dichiarato il Presidente di AIFO, Antonio Lissoni.
In Mozambico, classificato al 183° posto tra i 198 paesi più poveri al mondo, Aifo ha incontrato Dario, la cui vita è stata segnata dalla lebbra: «La malattia non è solo fisica: l’esclusione e la discriminazione causano profonde ferite nella psiche delle persone colpite. Dario è stato fortunatamente diagnosticato per tempo e ha iniziato il suo percorso di cura e speranza grazie all’aiuto di Aifo».