9 Aprile 2021
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10 aprile 1991: nella rada del porto di Livorno alle 22.25 il traghetto passeggeri “Moby Prince” della compagnia Navarma appena partito con direzione Olbia e la petroliera Agip Abruzzo all’ancora nella rada del porto entrano in collisione. La prua del traghetto squarcia una delle cisterne del greggio trasportato e si scatena un incendio. Nonostante la vicinanza al Porto l’incendio fuori controllo provoca ingenti danni sia alla petroliera che al traghetto. Tutte e 30 le persone di equipaggio a bordo della petroliera non riportano danni fisici. Tragico è il bilancio sul traghetto Moby Prince: delle 141 persone a bordo, 65 membri dell’equipaggio e 76 passeggeri vi è un solo superstite. Nel più grave incidente della marineria italiana muoiono 140 persone. Sono passati trent’anni, due sentenze, una inchiesta bis, una Commissione parlamentare d’inchiesta ma i familiari delle vittime non hanno ancora avuto risposte, nè giustizia. In occasione di questo importante anniversario riproponiamo gli articoli apparsi sul nostro settimanale.
- Moby Prince, quei morti di casa nostra Il ricordo di Giuseppe Congiu, giovane carabiniere di Oliena morto nell’incidente, nelle parole del fratello Tonino
- Moby Prince, un caso ancora aperto Nuove rivelazioni dopo la commissione d’inchiesta parlamentare
- Noi familiari traditi dallo Stato Intervista a Luchino Chessa
- Se la verità diventa segreto di Stato A trent’anni dalla strage
- Una via per Giuseppe Congiu La comunità di Oliena non dimentica il carabiniere vittima della strage
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