24 Settembre 2024
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“Little free library” (piccola libreria gratuita ndr) nasce nel 2009 negli Stati Uniti da un comune cittadino di mezza età che, per onorare la memoria della madre da poco scomparsa, decide di mettere a disposizione i suoi libri posizionandoli in una casetta di legno nel suo giardino e lasciando che la gente li prendesse liberamente per poi riportarli una volta letti. L’idea ebbe un successo clamoroso espandendosi a livello internazionale. È arrivata anche in Italia nel 2012 da una insegnante e scrittrice che ha posizionato la sua prima libreria in un parco dando la possibilità ai cittadini di passare una giornata all’insegna della lettura e dello scambio di idee e pensiero.
L’idea – rinominata “prendi un libro, metti un libro – è arrivata anche a Nuoro per iniziativa di una comune cittadina, Luisella Cogoni. Costruita una piccola libreria con materiale di riciclo l’ha posta davanti alla sua abitazione in località Lugurulei in modo da poterla gestire. «Il mio obiettivo – spiega Luisella Cogoni – è quello di rafforzare il senso di comunità. Vuole essere uno scambio culturale e umano sperando vi siano molti consumatori di cultura che capiscano il valore di questa iniziativa “not for profit”, la casetta arricchisce senza essere dispendiosa. Il quartiere del Borghetto e Città Giardino – prosegue Luisella – non è una zona coperta da biblioteche quindi quale miglior scelta per dare la possibilità di usufruire di questo servizio gratuito. È uno scambio umano in quanto ogni scelta importante della nostra vita la facciamo in base alle emozioni, come la scelta di una casa: la scegliamo perché ci piace, ci trasmette pace, calore… così dovrebbe essere la scelta di prendere e lasciare un libro. Per questo motivo l’obiettivo è che le persone depositino il libro che li ha emozionati di più e scelgano quello che li potrebbe emozionare di più, ecco perché si può definire scambio umano. Ora che il digitale è insito nella nostra quotidianità un libro rappresenta lo strumento giusto per staccare la spina: teniamoci mentalmente giovani con la lettura – conclude Luisella Cogoni – e rafforziamo il senso di comunità con uno scambio culturale».