
28 Ottobre 2025
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Ha trasformato la sua abitazione in una Casa Museo Pintada, come gli piace chiamarla, il suo sogno è quello di trasformarla in un piccolo museo privato. Domenico Satta si stupisce per il numero di “curiosi” – forestieri e locali – che soprattutto nei mesi estivi chiedono di poter ammirare da vicino i suoi dipinti murali che intravedono dalla strada: «Non pensavo che a Torpè arrivassero tanti turisti». E a ben guardare quel sogno è già una realtà. La fruizione dal vivo, da vicino – come ama sottolineare Domenico – è quella più indicata per cogliere gli infiniti dettagli che compongono le sue opere. Già gli stipiti del portoncino d’ingresso e delle finestre finemente decorati invitano a fermarsi, ma c’è da meravigliarsi soprattutto al piano superiore e in particolare nella veranda, con il suo trompe-l’œil, l’illusione ottica di una realtà che oltrepassa le pareti. E pensare che Domenico Satta è quasi un autodidatta che è andato affinando la propria tecnica negli anni: dopo gli studi al Liceo artistico a Nuoro conclusi dopo tre anni è nata in lui la voglia di approfondire le sue grandi passioni, oltre alla pittura murale quella del fumetto. La prima si è esplicitata anzitutto nella casa di famiglia e poi nel proprio appartamento al piano superiore, quasi completamente decorato.


Ma come lavora l’artista? «Non uso la tavolozza – spiega Domenico Satta -, parto da una base per ottenere alla fine un 3D dato dalla sovrapposizione di diversi toni dello stesso colore, perché un colore ne ha tanti, chiari, scuri, opachi, lucidi e così via». Le influenze passano da Caravaggio al Rinascimento in particolare: «Nonostante mi piaccia lo stile fotografico i miei dipinti sono più decorativi, mi piace infatti anche dipingere costumi sardi, stoffe, merletti, e per questo consiglio alle persone di venire a vedere con i propri occhi le opere».
Negli anni è arrivato qualche riconoscimento, nel 2018 la vittoria del concorso regionale “Eroe di Tepilora” a Posada, la sua “figura femminile alla finestra” (ancora un dipinto murale a Torpè) è stata inserita nel Catalogo generale dei Beni culturali. A lui si deve anche la decorazione di alcuni spazi della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Siniscola e a Posada la rappresentazione di San Sebastiano sulla facciata dell’Oratorio. Altro piccolo motivo d’orgoglio è la presenza di un suo disegno raffigurante una Ferrari di Formula 1 a Maranello per il quale ha ricevuto i complimenti di Maurizio Arrivabene, già team principal delle Rosse.
Il secondo versante delle sue produzioni – escludendo il disegno classico – è, come detto, quello del fumetto. Il sogno è di completare la graphic novel “Amore e odio in Baronia”. Si tratta di una storia sarda che un suo maestro elementare originario di Frosinone gli fece studiare a scuola: «L’ho rivisitata – racconta -, l’ho sceneggiata e suddivisa in tavole. Dialoghi e vignette raccontano quel era il nostro modo di essere e di vivere nelle nostre zone all’inizio del Novecento». Al momento le tavole realizzate sono circa un quarto di quelle previste e che l’artista si promette di portare a termine. La tecnica è quella classica del fumetto, disegno a matita ripassato con inchiostro a china.


Negli ultimi anni si è aggiunta agli altri lavori la decorazione delle stoffe, di cui sono esempio gli scialli dipinti.
I sogni per il futuro sono quelli di completare il suo fumetto e proseguire nel muralismo che tante soddisfazioni ha già dato fino ad oggi.
La preoccupazione contingente di Domenico Satta è quella di accogliere sempre meglio i visitatori: «Non mi aspettavo che una marea di gente venisse a casa – confessa -, trattandosi di una abitazione privata cercherò di organizzarmi sempre meglio». Certamente non mancheranno il suo sorriso e la sua generosa ospitalità, il miglior biglietto da visita per chiunque passi da Torpè.


