Contrasto alla Lingua Blu, un cambio di passo
di Franco Colomo

4 Marzo 2025

4' di lettura

La campagna vaccinale 2025 contro la Lingua Blu in Sardegna è pronta e partirà entro la prima decade di marzo, con largo anticipo rispetto allo scorso anno. Lo hanno annunciato gli assessori alla Sanità, Armando Bartolazzi, e all’Agricoltura, Gian Franco Satta. «L’avvio è previsto entro i primi di marzo, con largo anticipo rispetto allo scorso anno e con i vaccini già disponibili per le varianti 3, 4 e 8 finora rilevate nell’isola», hanno dichiarato gli assessori. «Il cambio di passo non riguarda solo le tempistiche, ma l’approccio generale alla strategia vaccinale 2025».

Soddisfazione esprime Giuseppe Patteri, presidente regionale di Copagri. L’anno 2024 è stato uno dei peggiori con oltre 4.000 focolai e una moria molto alta di animali, circa 80.000 capi. 

Il piano strategico di lotta alla Blue Tongue – spiega Giuseppe Patteri – prende in considerazione tre punti: «Il primo, la campagna di vaccinazione, seguono le azioni di contrasto all’insetto vettore e poi il ristoro dei danni alle aziende per il 2024. In merito alla campagna che si sta mettendo in moto, bisogna dire intanto che già da ottobre è stato predisposto un tavolo tecnico interassessoriale, chiesto da noi come associazione di categoria, che coinvolgesse sia l’assessorato alla Sanità che quello all’Agricoltura. L’augurio è che le promesse si trasformino in realtà e che quindi si possa intervenire a vaccinare in tempo utile a differenza dell’anno scorso in cui le vaccinazioni sono partite in forte ritardo, creando notevoli danni agli allevamenti».

Attualmente si inizierà con la vaccinazione in quelle aziende che l’anno scorso hanno sofferto maggiormente questa epizoozia. I vaccini servono a immunizzare i capi Ovicaprini per il sierotipo BTV3, che la Sardegna acquista per la prima volta, per il BVT4, il BVT8, già presenti nell’Isola.

«Bisogna poi essere realisti – sottolinea Patteri -, questa malattia non viene vinta esclusivamente col vaccino, ma deve essere implementata una campagna forte, convinta, da tutte le parti in causa:   parte politica, enti preposti tra cui le Agenzie regionali Laore e Agris, le Asl, l’Istituto zooprofilattico regionale e le aziende zootecniche. 

Una delle novità è quella di coinvolgere l’Agenzia Laore che svolgerà attività di formazione nelle aziende affinché si conosca come meglio fare la lotta all’insetto vettore che trasmette la malattia, soprattutto in quei periodi in cui risulta essere più aggressivo. Per la disinfestazione è stato chiesto aiuto anche alle Province per le aree pubbliche in cui sono presenti ristagni idrici, luoghi ideali per lo sviluppo del colicoide che trasmette la Blue Tongue. Patteri aggiunge: «La formazione è fondamentale, Laore metterà a disposizione circa 150 tecnici dell’Agenzia per svolgere attività di formazione presso le imprese, che saranno supportate nel fare le corrette disinfestazioni e trattamenti  nel rispetto del benessere degli animale, evitando in questo modo che la malattia venga contratta. Di fondamentale importanza attenzionare anche l’allevamento bovino, portatore sano della Lingua Blu, spesso poco considerato, in quanto la malattia non si manifesta. Risulta essere comunque un problema per gli allevamenti Bovini poiché gli animali asintomatici ma positivi non riescono ad essere commercializzati al di fuori dalla Sardegna». 

Gli allevatori sono chiamati a fare la loro parte, «non devono essere lasciati soli – ricorda Patteri -. Il compito delle associazioni di categoria è di vigilare affinché queste promesse vengano mantenute dalla parte politica e dagli enti preposti. I buoni propositi ci sono».

Non si può non parlare anche dei ristori. «Le domande di indennizzo per il 2024 dovrebbero partire verso Giugno 2025, come confermato dall’Assessore all’Agricoltura e verranno concessi per i capi morti e per il mancato reddito. La Lingua Blu oltre a causare un’alto tasso di mortalità, può provocare aborti, con perdita dell’agnello, e conseguente mancata produzione di latte per la successiva stagione di lattazione. Le domande di ristoro dovranno essere fatte attraverso le associazioni di categoria ed istruite dall’Agenzia Laore».    

Copagri sottolinea che «per le pratiche legate ai ristori, dovuti a danni da epizoozie e calamità naturali, urge la massima celerità, e la necessità di liquidarle in tempi rapidi e certi, creando un servizio di elaborazione, istruttoria e pagamento apposito».

Giuseppe Patteri
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