14 Aprile 2023
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Orani - Si serve costantemente della tendenza istintiva del nostro cervello a ricomporre in immagini familiari e dotate di senso composizioni astratte o casuali. Così come una nuvola nel cielo o una roccia in un paesaggio prendono ai nostri occhi forme umane o animali. Un metodo originale e suggestivo: a partire dal tema assegnatogli, realizza nel suo studio vere e proprie sculture, spesso a partire da oggetti trovati, scarti di legno o metallo, e elementi apparentemente insignificanti, assemblati in modo da assumere forme inaspettate e sorprendenti. La mostra di Isidro Ferrer allestita al Museo Nivola di Orani a cura di Luca Cheri, è stata inaugurata lo scorso 25 marzo e resterà aperta sino al 25 giugno.
Nato a Madrid nel 1963, Isidro Ferrer è una figura leggendaria nel campo della grafica contemporanea, creatore di uno stile che si contraddistingue per la forza delle immagini, l’ironia, l’intelligente uso della metafora e della ricerca tipografica. Il suo lavoro per importanti istituzioni culturali, marchi e case editrici internazionali ha ricevuto numerosi premi, tra cui il prestigioso Premio Nacional de Diseño nel 2002 e il Premio Nacional de Ilustración nel 2006. La mostra al Museo Nivola si divide in due sezioni. La prima si presenta come sintesi retrospettiva in cui una selezione di oggetti e illustrazioni mostrano la poliedrica creatività di Ferrer e la sua capacità di esplorare forme e colori. La seconda è dedicata al progetto che da il nome alla mostra: un progetto inedito, pensato per il Museo Nivola, con cui continua la collaborazione iniziata nel 2020 con L’enciclopedia visiva dei suoni.
Come osserva Luca Cheri, direttore del museo Nivola, «il libro diventa un palinsesto, che Ferrer si propone di de-territorializzare, per abitarlo e trasformarlo in un oggetto diverso attraverso disegni sovrapposti, che con rispetto e sensibilità ne integrano, trasformano e vivificano le pagine».
«Isidro Ferrer – dice Giuliana Altea, presidente della Fondazione Nivola – “rilegge” Nivola, popolando le pagine di un esercito fantastico di creature mitologiche, animali parlanti e paesaggi incantati. Un bosco magico che unisce il folklore sardo con quello andaluso, nel segno di una modernità senza tempo.” In mostra, queste creature escono dalle pagine del libro per popolare lo spazio dell’antico lavatoio oggi sede delle mostre temporanee del Museo Nivola». La musica di Angeli amplia verso una dimensione plurisensoriale l’immaginario visivo di Ferrer. Le suggestioni sonore e i ritmi ancestrali della Sardegna si innestano su melodie dal sapore mediterraneo.